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Sorpresa, nel cantiere dell’ex Stracca
riaffiora la storia: un’antica muratura

ANCONA - La Soprintendenza, in collaborazione con l’archeologo dell’azienda edilizia, non si è ancora espressa sulla precisa natura e datazione della struttura che non dovrebbe essere di età romana. E' in atto una lunga serie e ulteriore di sondaggi “underground” nell’area di Largo Donatori di Sangue ma non si fermeranno i lavori per realizzare il nuovo edificio di 6 piani

Il cantiere del’ex Stracca dove sono riemersi i reperti archeologici

 

di Giampaolo Milzi (foto Giusy Marinelli)

 

Il sito occupato dall’ex Istituto ragioneria “Stracca”, destinato ad ospitare un palazzone con 56 appartamenti, continua a riservare sorprese riguardanti l’Ancona storica sommersa. L’ultima riguarda una struttura edilizia lunga alcuni metri che scorre parallela all’esterno dell’edificio – il cui fronte principale dà su via Montebello -sul lato prospicente al Largo Donatori di Sangue. L’opera in muratura, che desta un certo interesse, è sicuramente antica, ma ancora non è possibile datarla. Appare incassata nel terreno, in cui affonda, in una fossa piuttosto stretta; fossa scavata dalla ruspa della Cap Costruzioni Srl, l’azienda che da molto tempo si è aggiudicata all’asta il vecchio e cadente edificio scolastico da riconvertire, una volta completata la sua pressoché totale demolizione, in un mega condominio modernissimo, ad alta efficienza energetica e coronato sul tetto da un attico con piscina all’aperto.

 

La scoperta della vecchia struttura muraria, all’esterno del sito, nel largo con scalette che congiunge via Montebello a via Curatone, è stata possibile anche grazie alla costante presenza sul posto di un archeologo. Un professionista privato che, su suggerimento della Soprintendenza ai Beni archeologici, era stato ingaggiato dalla Cap Costruzioni dopo che nell’autunno scorso le opere di demolizione avevano portato alla luce due vasche attinenti ad un lavatoio di epoca romana. Esauriti i sondaggi di scavo all’interno del fabbricato ex “Stracca”, l’archeologo è da settimane impegnato in una lunga serie di ulteriori sondaggi “underground” nell’area di Largo Donatori di Sangue. E proprio contestualmente a questi sondaggi – funzionali ad individuare il punto più adatto dove collocare le fossa Imhoff (per il trattamento dei liquami provenienti dagli scarichi civili) di servizio al nuovo avveniristico palazzo ad uso residenziale – gli scavi della Cap hanno evidenziato il reperto murario storico. La Soprintendenza, in collaborazione con l’archeologo dell’azienda edilizia, non può ancora esprimersi sulla sua precisa natura e datazione. In ogni caso si tende ad escludere una eventuale connessione della murata sotto “inchiesta” alle citate vasche di epoca romana (che saranno protette da una teca di vetro e quindi rese visibili e musealizzate).

 

Secondo una ipotesi il reperto in pietra recentemente rinvenuto potrebbe essere collegato al sistema di canalizzazioni dell’acqua che fin dai tempi molto remoti caratterizza il pendio lungo l’asse via Curtatone-via Montebello, un sistema più volte ristrutturato e revisionato nei secoli. L’antica opera – che, ripetiamo, per ciò che è possibile vedere, appare di tipo murario – sarà studiata e potrà raccontare qualcosa in più di sé e del passato della zona dopo che saranno eseguiti numerosi altri sondaggi, rilievi e valutazioni. Il progetto complessivo dell’edificio che sorgerà dal cantiere Cap Costruzioni sarà probabilmente modificato solo per ciò che riguarda la localizzazione delle fosse Imhoff. Studi, sondaggi e valutazioni non determineranno uno stop generale dei lavori, che potranno proseguire in altri ambiti del sito ex “Stracca”. Lavori che produrranno, si spera già alla fine dell’anno prossimo, un edificio di 6 piani, più 3 per garage privati, e un parcheggio seminterrato pubblico di 1.039 mq. Per un investimento stimato in 10 milioni, incluse le opere di urbanizzazione a favore della città, approvate dalla giunta nella convenzione che prevede anche un nuovo impianto di illuminazione su largo Donatori di Sangue.

 

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