facebook rss

Nuove dotazioni organiche:
la questura di Ancona
può tornare in fascia B

ANCONA - Il Segretario provinciale del Sap, Filippo Moschella: «L'aumento di uomini e mezzi è indispensabile a mantenere i minimi livelli di sicurezza per la tutela di tutti i cittadini della provincia»

La questura di Ancona

«Tenuto conto che nella legge di bilancio sono state finanziate nuove dotazioni organiche, auspichiamo che il Ministero dell’Interno valuti seriamente e in tempi brevi la possibilità di far ritornare la questura di Ancona in fascia B, con il conseguente aumento di uomini e mezzi indispensabili a mantenere i minimi livelli di sicurezza per la tutela di tutti i cittadini della provincia».

A dichiararlo è il Segretario provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), Filippo Moschella, che si sta battendo localmente e a Roma per far rivalutare al Viminale il progetto di riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell’amministrazione della Pubblica Sicurezza basato su dati Istat e parametri oggettivi, come il calo generale dei reati e delle denunce, con cui è stata declassata la questura di Ancona dalla fascia B alla C e ridotto il personale a 195 unità.
«Il progetto – precisa Moschella -, avrebbe dovuto considerare che il calo dei reati era dovuto al grande lavoro svolto negli anni dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato, e che è necessario garantire un adeguato presidio per la presenza di infrastrutture sensibili come il porto e l’aeroporto e di un tessuto produttivo costituito da piccole e medie imprese che, a differenza delle grandi industrie, potrebbero essere facile preda di organizzazioni criminali intenzionate a riciclare denaro e infiltrarsi nel territorio marchigiano. Già oggi – aggiunge – il declassamento e i pensionamenti, che solo quest’anno saranno quasi 4mila in ambito italiano secondo le stime ministeriali, hanno determinato la consistente riduzione degli organici della polizia nella provincia, anche rispetto all’ultima pianta organica del 1989, nonostante siano aumentati i servizi resi alla cittadinanza e i servizi di ordine pubblico decisi dal questore».

Riferendosi ad esempio alle Volanti doriche «rispetto al passato – commenta -, si registra la riduzione del 10% dei poliziotti, mentre Squadra Mobile e Digos, che svolgono indagini in tutta la provincia, hanno un organico ridotto, rispettivamente, del 60% e del 50%. Anche la Divisione Anticrimine, che si occupa di statistiche, misure alternative e di prevenzione, provvedimenti per minori e ammonimenti, ha una carenza di circa il 20%, così come alcune specialità come la polizia Stradale. Queste carenze, unite alle necessità aumentate degli uffici amministrativi per i permessi di soggiorno, le regolarizzazioni dei richiedenti asilo, l’accoglienza dei migranti o il rilascio, nell’ultimo anno, dei passaporti – conclude -, ha determinato una riduzione delle pattuglie e delle attività investigative, anche se sono aumentati i controlli generici preventivi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X