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Giovani Democratici Marche:
dopo la nomina di segreteria e direzione,
il voto del documento politico

POLITICA – Il percorso del congresso si è concluso sabato scorso a Recanati. La neo segretaria Chiara Croce: «Lavoriamo sodo, perché solo così si ottengono i risultati e rimaniamo immuni a certe dinamiche e personalismi. Sogniamo un futuro progressista e egualitario»

I Giovani Democratici Marche eletti dal congresso

 

Si è conclusa sabato scorso, 25 febbraio, Recanti, con l’assemblea che ha votato il documento politico, l’ultima tappa del Congresso dei Giovani Democratici Marche. Dopo le dimissioni del segretario Andrea Orazi, ad ottobre 2022, si era aperta una fase congressuale in cui i giovani militanti si sono confrontati sui temi producendo un documento politico pieno di proposte per il futuro della regione ed hanno rinnovato gli organi di ogni federazione. A guidarli in questi mesi è stata Chiara Croce, che lo scorso 13 febbraio è stata confermata all’unanimità come segretaria dei Giovani Democratici Marche. Insieme a lei Ilaria Chiovini, presidentessa dell’assemblea, Alessia Cesini, Brahima Ballaa e Giacomo Mosca, che insieme ai segretari provinciali Simone Cangiotti, Dorotea Vitali, Marco Belrdinalli, Jenny Lucidi e Federico Pazzaglia, comporranno la segreteria dei Giovani Democratici Marche. Con loro c’è anche la direzione composta da Nicola Gresta, Mattia Santarelli, Edoardo Gagliardi, Andrea Belegni, Leonardo Borraccetti e Massimiliano Nocchi.

La votazione del documento politico è stato definito in una nota dai Giovani Democratici Marche «un momento di confronto e vera politica , quella fatta di incontri, idee e persone che si sentono parte di una comunità». «Lavoriamo sodo, perché solo così si ottengono i risultati e rimaniamo immuni a certe dinamiche e personalismi. Se facciamo politica, quella vera, quella di poltrona non può scalfirci. – sottolinea nel comunicato la neo segretaria Chiara Croce – Ricordiamoci ogni giorno, in ogni azione politica che fate chi siamo, da dove veniamo e quali sono i nostri ideali politici. Sogniamo insieme, un futuro progressista e egualitario. Siamo anche un po’ folli a credere che esso si possa realizzare davvero» è il suo appello.

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