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Dall’orto sociale del carcere 80 chili
di verdura per le famiglie bisognose

ANCONA - Le eccedenze di finocchi e cavolo cappuccio arriveranno ai nuclei familiari dorici in difficoltà attraverso il Mercato di Campagna Amica di Coldiretti

La consegna della verdura coltivata nell’orto del carcere di Barcaglione

 

La lotta agli sprechi alimentari si unisce alla solidarietà. E così dall’orto sociale del carcere di Barcaglione le eccedenze arriveranno alle famiglie in difficoltà di Ancona attraverso il Mercato di Campagna Amica di via Martiri della Resistenza. «Questa mattina la consegna di 80 chili di finocchi e cavolo cappuccio e, nei prossimi giorni, la consegna alle famiglie. – racconta una nota di Coldiretti Marche – Non è la prima volta che il carcere di Barcaglione si adopera per dare una mano alla comunità. Anche lo scorso maggio erano stati messi a disposizione circa 70 chili tra fave e carciofi di prima scelta».

Prodotto dell’orto coltivati dai detenuti nell’ambito del progetto sociale al quale Coldiretti Ancona ha aderito attraverso Antonio Carletti, tutor di una sessantina di reclusi che partecipano ai lavori agricoli coltivando frutta e verdura. I prodotti dell’orto vengono suddivisi tra chi lavora, le eccedenze vengono donate. «Una realtà d’eccellenza che si amplia alla produzione di olio extravergine di oliva dall’oliveto e miele dalle arnie. – prosegue il comunicato – A Barcaglione si allevano anche 20 pecore per la produzione di carne e formaggi e di recente sono stati inseriti animali di bassa corte tra cui anche la Gallina Ancona, biodiversità riconosciuta da Campagna Amica come Sigillo. La Fattoria dallo scorso anno è entrata nel circuito di Campagna Amica e partecipa ai mercati di Ancona e di Falconara. Un modo, per i detenuti, di restituire alla società qualcosa di concreto e ricostruirsi un percorso di socialità».

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