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Infermieri in rivolta
la prefettura annulla lo sciopero

ANCONA - Cancellata la due giorni di mobilitazione indetta dal sindacato degli infermieri per il diritto al riposo. Un errore procedurale blocca la protesta. Azienda pronta a trattare ma alle sue condizioni

Foto d’archivio

 

Mobilitazione degli infermieri per il diritto al riposo, il Nursind ritira lo sciopero di due giorni annunciato in mattinata (leggi l’articolo). La decisione al termine dell’incontro con il funzionario prefettizio a cui hanno partecipato una delegazione del sindacato, guidata dal suo segretario regionale Giuseppino Conti, ed i rappresentanti dell’azienda, con a capo il direttore amministrativo di Ospedali Riuniti, Antonello Maraldo.

«La richiesta del sindacato era improcedibile – afferma Maraldo – avendo indetto lo sciopero e convocato il tavolo in prefettura, prima di chiedere un confronto con l’azienda, come previsto dalla normativa. È come se ci si rivolgesse alla Corte d’Appello prima di passare per il Tribunale. Alla luce di questo errore e vista comunque l’impossibilità di procedere con la mobilitazione, la sigla sindacale ha optato per il ritiro dello sciopero». Niente braccia incrociate dunque per gli infermieri del blocco operatorio di Torrette, che denunciano turni massacranti e rivendicano il diritto al riposo, ma resta aperta la vertenza. Da parte dell’azienda, fa sapere il direttore amministrativo, «massima disponibilità al dialogo, prendendo in considerazione anche la possibilità di rivedere l’organizzazione dei turni di lavoro, purché siano rispettate cinque condizioni». Quali? Ad illustrarle lo stesso Maraldo.

Antonello Maraldo, direttore amministrativo Ospedali Riuniti Ancona

La prima che l’eventuale riorganizzazione non abbia impatto economico. La seconda che siano rispettati i 6 giorni lavorativi, una modifica all’orario di lavoro introdotta per aumentare l’attività dell’ospedale e ridurre le liste d’attesa. Ancora: che nel confronto tra le parti siano coinvolte tutte le rsu di tutte le sigle sindacali e che ci sia condivisione del percorso anche con i rappresentanti dell’azienda. In ultimo, si devono abbassare i toni della protesta. «Auspico – ha ripreso il direttore amminsitrativo – che si possa avviare con confronto sereno. Voglio però precisare che parlare di turni massacranti quando nell’ultimo anno sono state fatte 100 assunzioni ulteriori rispetto al normale turn over mi sembre un’esagerazione. Aggiungo – continua – che rispetto alle sanzioni disciplinari verso i lavoratori, ne sono state comminate due in sei anni, come è possibile verificare dagli atti che ho depositato all’Ufficio del lavoro».

(A. C.)

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