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Esalazioni Api, Sciapichetti:
«Livelli di benzene hanno sforato
una volta la soglia di pericolo»

ANCONA - Approvata all'unanimità dal Consiglio regionale una risoluzione per la costituzione di un organismo interistituzionale e per la verifica costante della tutela ambientale del sito. Il voto dell'atto ha seguito la relazione sulla vicenda dell'assessore all'Ambiente Sciapichetti. Lunedì 16 aprile il picco di livelli di benzene. «La media dell'intero periodo monitorato 11-21 aprile, molto al di sotto dei parametri di tossicità. Esclusi effetti tossici acuti» afferma Sciapichetti

 

Costituire un tavolo interistituzionale, aperto periodicamente a sindacati e cittadini, verificare il piano di sicurezza e bonifica in corso e definire le linee guida di tutela ambientale anche per il futuro. Sono le tre principali attività su cui si impegna la Giunta regionale rispetto alla raffineria Api di Falconara a seguito dell’approvazione, all’unanimità, della risoluzione presentata questa mattina in Consiglio regionale. L’atto ha preso le mosse da una mozione dei presidenti del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, e delle commissioni Ambiente e Sanità, Andrea Biancani e Fabrizio Volpini, presentata all’aula a seguito della fuoriuscita di greggio da uno dei serbatoi dello stabilimento falconarese.

La relazione dell’assessore Sciapichetti: superata la soglia di pericolo in una giornata. La discussione del testo ed il voto hanno seguito la relazione dell’assessore all’ambiente Angelo Sciapichetti che, dopo aver ricostruito le vicende succedutesi dall’11 al 21 aprile, ha riferito alcuni dati rilevati dal comitato tecnico,  costituitosi nei giorni successivi all’incidente per il monitoraggio della situazione. «Dai contatti telefonici con il direttore della centrale operativa del 118 e con il pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette non sono emerse richieste di intervento nel primo caso né accessi nel secondo fino al 19 aprile − ha riferito all’aula l’assessore −. Continueremo comunque a verificare se nei giorni seguenti siano stati registrati sintomi irritativi collegabili a quanto avvenuto». Esclusi, afferma ancora Sciapichetti «effetti tossici acuti», almeno rispetto ai parametri di riferimento forniti da un’agenzia internazionale presa a riferimento tecnico, «non potendo essere i dati comparati con con quelli monitorati dall’Arpa che fanno riferimento ad esposizioni croniche al benzene (unico elemento rilevabile. Impossibile la rilevazione degli altri idrocarburi non metallici) sull’arco dell’anno − ha precisato Sciapichetti − le maggiori concentrazioni dei giorni dell’evento, dunque, spalmate sulla media annuale non avrebbero dato risultati attendibili». I dati dell’agenzia internazionale, invece, ha illustrato l’assessore Sciapichetti prendono come riferimento le medie giornaliere per esposizione a benzene. «Il limite massimo oltre il quale l’esposizione è da considerarsi nociva, per i dati riportati dall’agenzia − ha continuato l’assessore −, è di 28,75 microgrammi al metro cubo come media giornaliera. Solo in una giornata, quella del 16 aprile, questa soglia è stata superata con 37,5 microgrammi. Le restanti giornate, dall’11 al 21 aprile, sono risultate tutte sotto il limite».

L’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti (foto d’archivio)

I DATI. L’11 aprile la media è stata di 11,10 microgrammi, il 12 di 5,0, il 13 di 19,40, il 14 di 11,0, il 17 di 14,0, il 18 di 7,9, il 10 di 3,0, il 20 di 1,8 ed il 21 di 0,3. La media dell’intero periodo è stata di 9,25 microgrammi per metro cubo. «Il che − ha sottolineato Sciapichetti −, non ha richiesto misure speciali di protezione civile».

LA RISOLUZIONE. Al termine della relazione dell’assessore, la discussione e approvazione della risoluzione che impegna la Giunta a: “costituire un tavolo fra tutti i soggetti istituzionalmente competenti per i vari ambiti coinvolti, con il coinvolgimento periodico delle organizzazioni sindacali e dei cittadini, allo scopo di ottenere una chiara conoscenza multidisciplinare dello stato attuale del sito; valutare l’efficacia delle attività di messa in sicurezza e bonifica ambientale in corso; verificare l’adeguatezza del piano di emergenza a tutela dei lavoratori, dei cittadini; definire linee guida per affrontare le problematiche ambientali esistenti e future”.

L’Esecutivo viene anche chiamato a potenziare la struttura dell’Osservatorio epidemiologico ambientale presso l’Arpam, “favorendo le migliori forme di integrazione con le strutture competenti del Servizio salute della Regione” e a creare una pagina internet sul sito della stessa Regione, sul quale riportare le informazioni, i dati ed i risultati ottenuti nello svolgimento delle attività del tavolo”. Contestualmente formulata la richiesta di azioni utili “a tutelare l’ambiente, a salvaguardare la salute dei cittadini e l’occupazione nel sito”. Infine, la Giunta è invitata a sollecitare la proprietà per quanto riguarda la presentazione di “un radicale piano di riconversione del sito verso attività ambientalmente sostenibili”. Tutto questo anche in considerazione del fatto che nei prossimi giorni la stessa Regione dovrà esprimere il parere di competenza nella Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale).

Nella risoluzione si ribadisce che “le organizzazioni sindacali e le rsu aziendali, con grande senso di responsabilità, hanno evidenziato episodi di assoluta gravità, che hanno avuto un impatto enorme nei confronti della popolazione e hanno messo a serio rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori”.

Al termine della seduta le commissioni Ambiente e Sanità, sono tornate a riunirsi in maniera congiunta per tornare sull’accaduto.

La riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Sanità

 

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