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Inchiesta sull’untore, analisi
su cellulare e pc di Pinti

ANCONA - Questa la prima mossa della procura dopo la carcerazione del 35enne accusato di aver infettato volontariamente la sua ex compagna, ora malata di Hiv. La consulenza è stata affidata all'analista forense Luca Russo che inizierà gli accertamenti il prossimo lunedì

Claudio Pinti

 

Una consulenza informatica per cercare di entrare nel mondo virtuale di Claudio Pinti. Verranno scandagliati in ogni angolo i dispositivi elettronici sequestrati lo scorso martedì al 35enne accusato di aver trasmesso in maniera dolosa l’Hiv alla sua ex compagna. Ad analizzare pc e cellulare dell’autotrasportatore sarà l’analista forense Luca Russo. L’affidamento dell’incarico avverrà il prossimo martedì, in tribunale, alle ore 11. L’analisi sarà fondamentale per rafforzare il quadro indiziario fin qui raccolto dagli investigatori della Squadra Mobile e che ha permesso al gip Carlo Cimini di firmare un’ordinanza di carcerazione nei confronti di Pinti, attualmente detenuto a Montacuto. Ma la perizia sarà importante anche per tracciare una linea di possibili vittime finite nella rete dell’autotrasportatore. L’uomo era affine a chat e siti di incontri per cercare rapporti sessuali con partner occasionali. Avrebbe detto alla sua ex fidanzata, la donna affetta da Hiv che l’ha denunciato, di avere avuto prima di lei 228 incontri sessuali. Dopo l’appello lanciato dalla questura, sono arrivate le prime telefonate al centralino della Squadra Mobile. Sono contatti di persone che, almeno virtualmente, hanno avuto un primo approccio virtuale  con il presunto untore.

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