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Il dramma degli autistici:
«Ceriscioli ripristini l’assistenza a domicilio»

L'ALLARME lanciato da Angsa Marche e Ragazzi Oltre dopo la chiusura dei centri che accoglievano i ragazzi a causa dell'emergenza Covid: «Se abbandonati a se stessi, possono sviluppare forte ansia e atteggiamenti aggressivi. Per questo la figura di un educatore che li segua è fondamentale»

 

di Giampaolo Milzi

Tra i diversamente abili più sofferenti per uno dei tanti effetti collaterali dell’’emergenza Coronavirus ci sono  gli autistici. Privati, fin dall’inizio delle stringenti restrizioni governative, del supporto più prezioso per alleviare la loro difficilissima condizione, quello dall’assistenza a casa di un educatore. Per questo la sezione Marche dell’Associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa) e l’Associazione regionale Ragazzi Oltre con sede ad Ancona, tra le più rappresentative nel settore, dopo contatti informali nelle scorse settimane, hanno deciso di scrivere  al presidente della Giunta regionale, Ceriscioli, per spingerlo ad emettere un atto giuridico (un’ordinanza, o una circolare) che consenta alle Amministrazioni comunali di ripristinare l’assistenza domiciliare per tutti i casi di disabilità gravi, ed in particolare per gli autistici, naturalmente effettuata da personale specializzato dotato di tutti i mezzi di protezione dal rischio contagio da Covid 19, come le mascherine e i guanti, personale che sia preventivamente sottoposto a tampone per certificare che non sia contagiato. Analogo appello sarà rivolto ai Comuni – per quanto riguarda quello di Ancona ci sono stati già colloqui telefonici coi Servizi sociali, da cui è emersa molta comprensione e disponibilità – perché a loro volta facciano pressioni nei confronti del governatore. I centri diurni, compresi quelli che accoglievano persone autistiche, sono stati tutti costretti a chiudere, sempre per effetto dei Dpcm nazionali, «compreso il nostro, che abbiamo attivato a fine dicembre 2019 ad Ancona in via Cialdini 23, preso in affitto dal Comune, dove avevamo avviato per i nostri ragazzini laboratori di danza, musica ed arti varie con una insegnante e una professoressa e progetti mirati per l’avviamento al lavoro, sia tramite apprendistato in aziende sia tramite progetti di formazione scuola-lavoro, e che avremmo dovuto inaugurare il 7 marzo, ma tale evento è slittato», spiega Silvia Mantini, presidente di “Ragazzi oltre”.

Antonella Foglia

Già, i ragazzi, soprattutto i maschi. La fascia di età più colpita dalla patologia dell’autismo. «Purtroppo non sappiamo con certezza quanti siano in Italia e nelle Marche, perché né i Comuni né le Asur hanno mai effettuato un censimento», aggiunge la signora Mantini. «Vero, non esiste alcun database», conferma Antonella Foglia, presidente dell’Angsa Marche. L’Angsa – che con altre 7 associazioni fa parte del Coordinamento regionale Uniti per l’autismo Marche – ha come punto di riferimento la letteratura scientifica e in particolare una pubblicazione di ricerca redatta e resa nota nel dicembre scorso dal dottor Antonio Persico, neuropsichiatra e professore ordinario all’Università di Messina, da cui risulta che nel 2018, in Italia, su 80 nati, 1 era ed è autistico. Per quanto riguarda gli adulti, uno studio del Centro autismo adulti regionale segnala che nelle Marche sarebbero circa 800, sia nel 2018 sia nel 2019. Anche le elaborazioni matematiche non consentono, tornando a bambini e ragazzini fra 2 e 16 anni, di fornire dati «se non fortemente sottostimati nelle Marche», segnalano Antonella Foglia e Silvia Mantini. Tuttavia si valuta che nella nostra regione, anche in base alle richieste di sostegno scolastico, gli autistici più piccoli siano almeno il doppio degli adulti, circa 1600, con tendenza in aumento.  Ancora la Mantini: «I 9 ragazzi che frequentavano il nostro centro in via Cialdini, anche a causa della chiusura delle scuole, sono relegati a casa, privati di quello che era il loro punto di riferimento fisso più importante, oltre ai familiari, l’educatore professionale appunto. Gli autistici sono caratterizzati da problematiche neuropercettive e sensoriali molto complesse, che coinvolgono tutta la loro personalità. Se abbandonati a se stessi, possono, e succede, sviluppare forte ansia e aggressività  con ferimenti e atti di autolesionismo. Per questo la figura di un educatore che li segua è fondamentale per stabilizzare ed equilibrare nel tempo la loro personalità, le loro capacità funzionali, per tranquillizzarli».

Silvia Mantini con l’assessore Capogrossi

Grazie alle pressioni ricevute dalla Regione Marche anche e soprattutto dalle due associazioni citate, dopo l’inizio dell’emergenza pandemia Coronavirus, le due ordinanze emesse da Ceriscioli, consentono al soggetto autistico, e ad altri disabili con patologie gravi, di poter effettuare una passeggiata all’aria aperta vicino casa (anche questa abitudine fondamentale per alleviare la loro sofferenza) accompagnati da un educatore o da un familiare, e di spostarsi in un Comune limitrofo a quello di residenza. Ma non basta. La presidente di Ragazzi Oltre, Mantini: «Chiederemo alla Regione che si dia la possibilità, anche agli autistici e ai loro familiari, di ottenere qualche ora di educazione e sostegno domiciliare, previa consenso dell’educatore, di favorire i collegamenti tramite videochiamate su internet o al telefono con personale di istituti riabilitativi, con educatori e assistenti scolastici per ottenere suggerimenti di natura pedagogica. Chiederemo di nuovo l’approntamento di una rete di assistenza delle famiglie con figli autistici, nel caso in cui i genitori abbiano contratto il Covid 19, e, che nella malaugurata ipotesi che i genitori siano stati ricoverati in ospedale, che si individuino strutture con personale che conosce le caratteristiche dell’autistico, e comunità residenziali che possano accogliere il figlio autistico in caso si dovesse ammalare anche lui». In occasione del 2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo (istituita dall’ONU), l’Angsa, – fino al prossimo 12 di questo mese – aderisce alla raccolta fondi mediante il numero solidale 45588 per finanziare una ricerca scientifica multidisciplinare sui “biomarcatori clinici, biochimici, immunologici e microbiologici” promossa dalla Fondazione Italiana Autismo.



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