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«Il comparto sportivo rischia di scomparire
Servono sponsorizzazioni e sostegni»

ANCONA - La lettera del sindaco Mancinelli al ministero Spadafora e al presidente Anci Decaro: «Il mondo dello sport, che tanto ci restituisce ogni giorno in valori, ma anche in economia e relazione, ha bisogno di un intervento deciso per sopravvivere e per risorgere più solido di prima»

«Il mondo dello sport, che tanto ci restituisce ogni giorno in valori, ma anche in economia e relazione, ha bisogno di un intervento deciso per sopravvivere e per risorgere più solido di prima». E’ uno stralcio della lettera inviata dal sindaco Mancinelli al Ministro dello Sport Spadafora e al presidente Anci nazionale Decaro. Il primo cittadino chiede di tracciare delle linee per rilanciare il mondo dello sport, così importante per il tessuto cittadino. La lettera del sindaco Mancinelli: 

 

«Gentile Ministro dello Sport, gentile Presidente dell’Anci, Antonio Decaro,
la prima linea di noi Sindaci è una trincea lunghissima, che va dal contenimento dei contagi alla tutela dei più fragili, dalla distribuzione di beni di prima necessità alla tenuta economica dell’intero sistema cittadino. Ogni comparto socio-economico, poi, ha le sue specifiche difficoltà, e non possiamo non tenerne conto quando ci apprestiamo a immaginarne la resurrezione. Perché di questo si parla, di risorgere. E ci sono comparti che hanno un valore unico, sul piano formativo, sociale, comunitario, sul piano della sicurezza che dobbiamo restituire ai nostri concittadini, del senso dello stare assieme e del benessere da ritrovare. Lo sport è uno di questi. Parlo di sport senza dimenticare la priorità assoluta di questo momento, ovvero l’emergenza sanitaria e quella economica. Ma dovendo pensare alla risurrezione anche lo sport deve essere tenuto in forte considerazione. In questi giorni, come molti colleghi, tocco con mano la dimestichezza che il mondo dello sport ha con i gesti di solidarietà, con l’aiuto al prossimo. Accade perché lo sport è una grande scuola di lealtà, che insegna ai nostri giovani valori importanti e dice loro, anche, come si fa a rialzarsi dopo una caduta. Tutti noi sappiamo che anche il mondo dello sport ha subito un colpo durissimo. E mi riferisco, in particolare, alla risorsa più importante per i nostri territori, quella delle piccole e medio-piccole società sportive, che giorno dopo giorno ci aiutano a crescere i cittadini solidali di domani.

Lo stadio Dorico (foto d’archivio)

Allora, come possiamo intervenire con misure che non siano semplici attestati o palliativi? Che equilibrio siamo in grado di restituire indietro a un mondo complesso e dalla grande valenza sociale come quello sportivo? Sono convinta che Anci, Coni, CIP, discipline associate e Governo, possano concordare su un’idea di defiscalizzazione delle sponsorizzazioni e dei contributi che sostengono lo sport, e senza i quali, lo sappiamo bene, l’intero comparto è a rischio di scomparsa. I Comuni sanno bene cosa questo significherebbe, e i Comuni, oggi, sono la prima linea che, a partire da problemi concreti, può fornire indicazioni a chi fa Leggi in un difficile momento come questo. Si tratta di pensare una defiscalizzazione che tenga conto delle differenze tra settori giovanile, amatoriale, dilettantesco, professionale, ma che sia comunque in grado di attirare risorse private importanti, e al tempo stesso di seguire percorsi coerenti e giusti, convenienti per i mecenati, ponendo così fine a fenomeni meno nobili, ma molto diffusi. Chiaramente mi riferisco a sponsorizzazioni e sostegni ben sapendo che in questo momento il problema è quello della tenuta del sistema produttivo ed economico, non certo quello delle sponsorizzazioni. Questa è la proposta di un Sindaco e nasce dall’osservazione e l’esperienza di un territorio comunale, e sappiamo bene che i Comuni, in Italia, sono tutti diversi e uguali al tempo stesso. Un Sindaco che non è un tributarista, o un dirigente sportivo, ma che ha il dovere morale oltre che etico di rappresentare un problema e di suggerire interventi che reputa possibili, innescando un percorso che potrebbe portare a una metamorfosi virtuosa del sistema. L’esigenza è diffusa: il mondo dello sport, che tanto ci restituisce ogni giorno in valori, ma anche in economia e relazione, ha bisogno di un intervento deciso per sopravvivere e per risorgere più solido di prima. Mi auguro che questa riflessione possa essere d’aiuto per costruire un processo capace di coinvolgere enti locali, CONI, CIP, Federazioni, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni benemerite e Governo centrale, che potrebbero giocare tutti assieme questa partita, come una grande squadra unita. Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona».



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