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Vaccini bluff, scena muta dal Gip
per l’avvocato e l’imprenditrice
Al via i controlli sui cellulari

MAXI INCHIESTA - Oggi sono stati sentiti il legale Gian Luigi Boschi e Maria Francesca Lattanzi. Domani conferimento dell'incarico per le indagini sui dispositivi elettronici

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Nuova giornata di interrogatori per l’indagine dei vaccini No vax. Hanno scelto di non rispondere alle domande del gip sia l’avvocato Gian Luigi Boschi (del foro di Macerata), sia l’imprenditrice balneare Maria Francesca Lattanzi, civitanovese. Secondo la procura di Ancona sarebbero loro due delle 45 persone (ma l’indagine coinvolgerebbe anche altre persone) che avrebbero finto di ricevere la vaccinazione grazie ad un infermiere del centro vaccinale Paolinelli di Ancona, Emanuele Luchetti, che si sarebbe prestato, dietro pagamento di somme tra i 350 e i 400 euro, a somministrare per finta il vaccino contro il Covid.

La polizia al Paolinelli

L’avvocato Boschi, assistito dal legale Donato Attanasio, ha partecipato all’udienza con il gip Masini del tribunale di Ancona, dal comando Compagnia carabinieri di Fermo. La scelta difensiva è stata di avvalersi della facoltà di non rispondere. Lo stesso ha fatto (in questo caso il collegamento è avvenuto dal commissariato di Civitanova) Lattanzi, assistita dall’avvocato Alberto Pepe. Sinora a parte Luchetti, che ha confessato di aver fatto delle false vaccinazioni quasi tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Intanto domani negli uffici della questura di Ancona avverrà il conferimento dell’incarico all’analista forense Luca Russo per scandagliare i dispositivi elettronici sequestrati nel corso delle perquisizioni avvenute il 10 gennaio scorso. L’esperto, in 60 giorni, dovrà analizzare una quarantina di dispositivi, quasi tutti smartphone, appartenuti a buona parte degli indagati rientranti nell’inchiesta Euro Green Pass, portata avanti sul campo dalle Squadra Mobili di Ancona e Macerata, coordinata dal pm Ruggiero Dicuonzo.

(di Redazione Cm)

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