Niente da fare per l’infermiere Emanuele Luchetti e per l’avvocato Gabriele Galeazzi. Il primo deve rimanere a Montacuto, il secondo agli arresti domiciliari. Sono stati infatti respinti dal Tribunale del Riesame i ricorsi presentati ieri dalle rispettive difese dei due indagati, implicati nella maxi inchiesta sui vaccini bluff, coordinata dalla Squadra Mobile di Ancona. I legali avevano chiesto per i loro assistiti l’annullamento dell’ordinanza cautelare o in subordine provvedimenti restrittivi meno severi. Alle istanze si era opposto il pm Ruggiero Dicuonzo. Le motivazioni delle decisione del Riesame verranno rese note tra qualche giorno. Le misure cautelari sono scattate lo scorso 10 gennaio per i reati di peculato, falso e corruzione.
Destinatari sono state 50 persone, tra cui 45 presunti clienti della messinscena imbastita al centro Paolinelli della Baraccola. Luchetti è stato indicato dalla procura come l’autore materiale delle false inoculazioni, avvenute in cambio di soldi. Galeazzi è stato designato come uno degli intermediari dell’infermiere, una sorta di procacciatore di nuovi clienti disposti a pagare per ottenere illecitamente il Green Pass. Il legale non avrebbe però, come anche specificato anche dal gip nelle pagine dell’ordinanza, mai preso un euro dal meccanismo illecito contestato dalla procura. Oltre a Galeazzi, sono finiti ai domiciliari altri tre presunti intermediari. A ricorrere al Riesame, ieri, anche alcuni presunti clienti, colpiti dall’obbligo di dimora o di presentazione alla polizia giudiziaria. Domani, intanto, si riunirà la Commissione di disciplina dell’Ordine degli Avvocati per valutare la posizione di Galeazzi.
(fe.ser)
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