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«In caso di vittoria
nominerò Pasquale Liguori
assessore alla Sanità»

JESI - Ieri l'annuncio del candidato sindaco Marco Cercaci sulla scelta del presidente del Tribunale del Malato nel corso della conferenza stampa di presentazione di una delle due liste elettorali a suo sostegno, Italexit per l’Italia

Un momento della conferenza stampa di presentazione della lista Italexit per l’Italia a sostegno del candidato sindaco Marco Cercaci. La seconda lista elettorale è quella del Popolo della Famiglia

 

 

Si è svolta ieri a Jesi, nella sede regionale marchigiana di Italexit per l’Italita – con Paragone in Corso Matteotti, una conferenza stampa di presentazione della lista di candidati in corsa per le amministrative jesine, a sostegno del candidato sindaco Marco Cercaci. La conferenza è stata introdotta dal coordinatore cittadino di Italexit per l’Italia Alessandro Viventi. Nel suo intervento ha parlato dell’estrema attenzione rivolta alla selezione dei candidati in lista, che ha permesso di ritrovare un gruppo unito di persone motivate e solide sui valori che il Partito intende portare avanti, sia in questa tornata di amministrative sia a livello nazionale.

Grande spazio è stato dato in conferenza stampa alla figura che, in caso di vittoria di Italexit, diverrebbe il primo assessore nominato in Giunta. Per la guida dell’assessorato alla Salute – fa sapere una nota ufficiale – è stato presentato il dottor Pasquale Liguori. Da più di trent’anni presidente del Tribunale del Malato, Liguori si è sempre distinto per le sue lotte a difesa dei diritti di cittadini e malati, contro la malagestione della Sanità marchigiana e jesina. «Aprirei le porte dell’assessorato all’assessorato a differenza di quanto avviene oggi» sono state le prime dichiarazioni di intenti dell’Assessore in pectore. Secondo Liguori «il primo cittadino deve riappropriarsi del ruolo di massima autorità sanitaria. Vorrei far riacquisire importanza alla Conferenza dei sindaci per affrontare i problemi della sanità locale». «La scelta del Dott. Liguori dimostra la serietà del nostro progetto” – ha ribadito l’avvocato Marco Cercaci – che cerca di valorizzare le competenze mettendo a guida della città chi da sempre si è occupato di certi argomenti»

Il candidato sindaco ha ricordato poi i punti essenziali del programma. Italexit ribadisce il No al GreenPass ed ai ricatti di Stato sul lavoro e sulla quotidianità dei cittadini. Centrale sarà l’adozione di misure, anche nei confronti della regione, per affrontare le problematiche della Sanità e dell’ospedale Carlo Urbani, con particolare attenzione alle difficoltà del Pronto Soccorso. Per il partito a Jesi sussistono grandi difficoltà per le famiglie con persone disabili o malati gravi. La gestione del sociale è in capo al Comune e la questione è talmente importante per Italexit da prevedere nel programma l’istituzione di un Garante per la Disabilità. Centrale sarà il ruolo della Cultura, come strumento di crescita della comunità ma anche come volano di sviluppo di turismo e commercio, con un approccio a 360° che riporti il Teatro Pergolesi al centro della circuitazione regionale e, contestualmente, valorizzi le eccellenze e le iniziative cittadine; a tal fine andrà sicuramente rivisto il ruolo della Fondazione Pergolesi Spontini. Grande spazio occupano nel programma anche la tutela dell’Ambiente e l’urbanistica, con la previsione di una guida di governo accorpata; fra i punti di programma in merito alla tutela del territorio, spicca la volontà di ripartire dal risanamento ambientale e quella di creare a Jesi un distretto delle bonifiche che realizzi e sappia esportare i know-how di sviluppo della cosiddetta “industria del Risanamento”.

In chiusura il coordinatore regionale di Italexit Marche Massimo Gianangeli ha ribadito che «Italexit non è un progetto spot, che nasce un mese prima delle elezioni e finisce una settimana dopo, come purtroppo stiamo vedendo in molti casi anche in questa tornata di amministrative jesine. Italexit inaugura proprio a Jesi una sede regionale permanente che diventerà una grande casa per coloro che non vogliono sottostare ai diktat del Governo dei peggiori. Dopo 40 anni di cattivi partiti e dopo 10 anni a Jesi di civiche che hanno fatto più o meno le stesse cose di chi li ha preceduti, la vera sfida di cambiamento oggi è rappresentata da un partito serio, riconosciuto e strutturato sulla base di criteri democratici e trasparenti, inclusivo e allo stesso tempo selettivo della qualità della propria classe dirigente e della militanza. Il cambiamento deve essere nella sostanza e non più solo nella forma».

Questi i nomi dei candidati consiglieri in lista: Alessandro Viventi, Cesare Santinelli, Alessandra Valeri, Magda Scoppio, Giacomo Barchiesi, Jury Maiolatesi, Elisa Rosin, Marilena Pergolesi, Riccardo Cecchi, Emanuele Del Piano, Michela Angelelli, Lara Mucci, Mario Vindusca, Bruno Giorgi, Maria Teresa Abatelli, Anna Maria Gobbi, Massimiliano Argentati, Graziano Pergolesi, Bernard Darga, Andrea Spadini, Giordano Valeri, Veronica Mancini, Samuele Ciccarelli.



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