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Mancinelli: «I servizi sociali
forniranno un primo sostegno
ai minori che sbarcheranno»

ANCONA - Chi scenderà dalle due navi Ong senza un adulto di riferimento riceverà una prima accoglienza da parte del comune dorico per poi essere redistribuiti in apposite comunità locali individuate dalla prefettura. I maggiorenni verranno invece trasportati con dei bus dove il ministero riterrà più opportuno. Ma il sindaco aggiunge: «L'intero sistema di accoglienza va rivisto nelle sedi istituzionali»

La sindaca Valeria Mancinelli durante il discorso

Di Antonio Bomba

Gli adulti che sbarcheranno dalle navi Geo Barents e Ocean Viking verranno immediatamente redistribuiti nei centri accoglienza decisi dal ministero degli Interni, mentre i minori senza adulti di riferimento saranno portati in specifiche comunità della provincia di Ancona, ma riceveranno il primo sostegno dai servizi sociali del comune di Ancona.
A spiegare l’evolversi dalla situazione è stata poco fa la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli in un messaggio video postato sul proprio profilo Facebook istituzionale, il secondo dall’inizio della vicenda.
Un intervento in cui la prima cittadina dorica ha tenuto a specificare ancora una volta che l’intera vicenda, sotto il profilo decisionale, è in mano al ministero degli Interni, mentre al comune non resta che fare la propria parte offrendo aiuto ai minorenni. Che poco non è.
Infine, una critica all’intero sistema vigente da anni che andrebbe rivisto e discusso a livello istituzionale senza che la vita di alcuni poveri migranti in cerca di una vita migliore non diventi una scusa per fare campagna politica di alcuna sorta. Questa la sintesi che giunge da Palazzo del Popolo dove anche oggi tutte le forze sono state dedicate alla vicenda migranti attesi al porto di Ancona, con ore e ore di riunioni, vertici e telefonate a segnare una linea di continuità netta con la giornata di ieri, conclusasi a tarda notte con un vertice in prefettura.
«Come molti di voi sapranno – inizia così il secondo videomessaggio sulla vicenda migranti della sindaca – il governo nazionale ha deciso che Ancona sia il porto di sbarco per le due navi, Geo Barents e Ocean Viking. Sono 110 persone. È un evento straordinario, arriveranno tra oggi e domani. È un evento la cui gestione è stata organizzata dalle autorità preposte e dunque non dobbiamo avere particolari preoccupazioni a riguardo».
«Le persone – riprende a parlare Mancinelli fornendo maggiori dettagli – verranno sbarcate in banchina dove sono

Tendoni e strutture nel frattempo montati alla banchina 22

allestite strutture per visite mediche e identificazioni, poi – e qua arriva la prima notizia che tutti aspettavano da giorni – saliranno sui pullman per essere portati nei luoghi e nelle destinazioni di accoglienza, nei centri di accoglienza. Quali? Li decide il ministero degli Interni. Perché il nostro sistema di accoglienza funziona così. È il governo centrale che finanzia e gestisce i centri di accoglienza in tutta Italia e di volta in volta destina i richiedenti asilo nei centri dove ci sono disponibilità di posti. Non c’è coincidenza tra luogo di sbarco e luogo di accoglienza. Esempio ne è che alcuni sbarcati a Livorno qualche settimana fa il ministero li ha destinati proprio a centri di accoglienza in provincia di Ancona. Nella città di Ancona sono destinati nei diversi centri di accoglienza circa 400 persone, di cui circa 67 minori. Nel pomeriggio di oggi il ministero comunicherà alla prefettura quali sono i centri a cui sono destinati chi sbarcherà ad Ancona. Questo per gli adulti».
«Per i minori – e qui arriva la seconda notizia, forse la più importante – non accompagnati, cioè ragazzini che viaggiano, si fa per dire che viaggiano, hanno affrontato questa tragedia da soli, sono 28, per loro la prefettura ha attrezzato un centro di prima accoglienza temporaneo in una struttura nella provincia di Ancona. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi saranno redistribuiti nelle comunità per minori appositamente dedicate a questo tipo di accoglienza. È l’aspetto più delicato

La Protezione Civile alla banchina 22

dell’intera drammatica vicenda – si sofferma ad analizzare la sindaca – perché sono proprio queste le persone con maggiore fragilità. Per la tutela e il sostegno dei minori c’è uno specifico ruolo dei servizi sociali del comune di Ancona che con i propri operatori sarà presente al porto al momento dello sbarco per la presa in carico e per altre situazioni particolari che dovrebbero presentarsi. È evidente che vicende come queste suscitano attenzione, ansia, partecipazione emotiva perché se pensiamo a ragazzini di 14, 15, 16 anni che affrontano queste vicende così drammatiche da soli, sono evidentemente elementi che coinvolgono sul piano emotivo».
«Quello che dobbiamo fare – va avanti a spiegare come il comune di Ancona farà la propria parte come promesso ieri – in primo luogo è garantire i servizi essenziali e questo lo si sta facendo».

«Questa singola vicenda – Mancinelli passa ora all’analisi del sistema accoglienza migranti – del porto di Ancona non presenta particolari e specifiche criticità. Se mai è l’intero sistema di accoglienza che presenta criticità e che vanno affrontate. Le presentava anche prima con i precedenti governi e continua a presentarle anche con questo. Il tema è serio e complicato. Va affrontato nelle sedi istituzionali evitando però di usarlo da parte di tutti per propaganda a buon mercato. Noi a queste non ci presteremo mentre daremo tutto il nostro contributo perché le cose funzionino al meglio» Stop. Almeno per adesso.

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