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Palazzina chirurgica ospedale Profili,
Mastrovincenzo: «Nulla di fatto»

FABRIANO - Il consigliere regionale del Pd rileva che nonostante «i roboanti annunci della giunta Acquaroli», l'intervento è previsto ogni anno nel Programma delle Opere Pubbliche, i costi intanto lievitano esponenzialmente e dall'approvazione dell'ultimo Programma Triennale ad inizio agosto sono passati altri due mesi e mezzo senza novità sul progetto

Il rendering del progetto per la Palazzina Emergenze studiata per l’ospedale di Fabriano

 

 

Palazzina chirurgica all’ospedale Profili di Fabriano: «Dopo i roboanti annunci della giunta Acquaroli, il nulla». A sostenerlo è il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo (Pd). «E’ purtroppo un film già visto. – rimarca Mastrovincenzo – Ogni anno la giunta Acquaroli, annuncia l’imminente realizzazione della palazzina chirurgica all’ospedale di Fabriano. Ma gli annunci e le promesse rimangono tali, creando false aspettative nei confronti di amministratori locali e delle loro comunità. Un’opera attesa da anni, che era stata prevista alla fine della precedente legislatura dalla giunta Ceriscioli e inserita nella programmazione dei lavori pubblici, approvata il 26 maggio 2020 dal Consiglio regionale».

Antonio Mastrovincenzo

L’Amministrazione regionale di centrosinistra, ricorda il consigliere dem, aveva reperito le risorse necessarie, avviando il bando di gara per la progettazione esecutiva. «Purtroppo con la Giunta regionale di centrodestra tutto è rimasto fermo.- sottolinea- L’intervento è previsto ogni anno nel Programma delle Opere Pubbliche, vengono fatti comunicati stampa e interviste in cui tra l’altro si attribuiscono meriti altrui e i costi intanto lievitano esponenzialmente: si è passati da 12 a 20 milioni di euro in pochi anni, a seguito dell’adeguamento dei prezziari. E dall’approvazione dell’ultimo Programma Triennale ad inizio agosto sono passati altri due mesi e mezzo e nulla è cambiato. La comunità fabrianese e dell’entroterra avrebbe grande bisogno di questa palazzina che consentirebbe anche di ampliare gli spazi, rispondendo adeguatamente alla domanda crescente e riducendo di conseguenza le liste di attesa».



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