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Putin nazionalizza Ariston,
Pullini (Fiom Cgil): «Fermate le guerre»

ANCONA – E’ l’appello lanciato in un video messaggio dal componente della segreteria dorica della sigla sindacale. «Dall'esplosione del conflitto russo-ucraino si sono verificati notevoli difficoltà nel riferimento delle materie prime, c'è stato un aumento impressionante dei costi dell'energia e abbiamo subito una riorganizzazione su scala globale di tutta la logistica»

Pierpaolo Pullini nel video messaggio

 

La Fiom Cgil di Ancona torna a chiedere di fermare le guerre. E lo fa con più forza dopo aver appreso del  decreto con cui Putin ha nazionalizzato temporaneamente lo stabilimento di San Pietroburgo dell’Ariston Group. «Il decreto di Vladimir Putin con il quale è stata trasferita la sussidiaria russa di Ariston alla società del gruppo statale russo Gazprom produttrice di elettrodomestici, è l’ennesima dimostrazione di come la guerra determina nei fatti l’economia e le condizioni delle popolazioni non solo dove le guerre si comandano. – ricorda in un video messaggio Pierpaolo Pullini della segreteria Fiom di Ancona – Dall’esplosione del conflitto russo-ucraino abbiamo perso mediatamente il 20% dei mercati, si sono verificati notevoli difficoltà nel riferimento delle materie prime, c’è stato un aumento impressionante dei costi dell’energia e abbiamo subito una riorganizzazione su scala globale di tutta la logistica con tutte le difficoltà che questo comporta, ulteriormente aggravate dalla destabilizzazione del Medio Oriente con tutte le problematiche che stanno avvenendo nel canale di Suez».

La segreteria della Fiom di Ancona, eletta la scorsa settimana ribadisce «in continuità con le linee guida dei documenti della segreteria nazionale, che è necessario fermare immediatamente le guerre. E’ folle ogni politica che guarda esclusivamente e va nella direzione della corsa agli armamenti – rimarca Pullini – mentre sarebbe necessario attivare immediatamente i canali diplomatici e avviare un percorso di pace anche con l’istituzione di una grande conferenza di Pace per dire che le guerre vanno fermati immediatamente. Non solo per salvare le popolazioni colpite dai conflitti bellici ma soprattutto per dire che è possibile costruire un mondo diverso, una società diversa, basati sull’economia sostenibile per le persone, per il pianeta. La guerra porta distruzione ovunque».

 

 

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