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False griffe e carte Pokemon contraffatte
alla Fiera di San Ciriaco:
denunce e sequestri

ANCONA - La Guardia di Finanza ha individuato 240 capi di abbigliamento e 385 carte da gioco durante gli specifici controlli sulla regolarità della merce in vendita nelle bancarelle

I capi di abbigliamento sequestrati dalla Guardia di Finanza

La Fiera di San Ciriaco sotto la lente della Guardia di Finanza: individuati 240 capi di abbigliamento abilmente contraffatti, tra cui t-shirt, felpe e maglioncini di noti marchi; ma pure carte da collezione Pokemon ben falsificate.
E’ il risultato dell’attività svolta dai finanzieri del Nucleo Pef e del Gruppo di Ancona, durante specifici controlli sulla regolarità della merce in vendita presso gli stand, oltre che sul previsto rilascio dello scontrino fiscale.
Nello specifico, in una delle bancarelle presenti alla fiera, i militari hanno trovato abbigliamento contraffatto riportante marchi importanti come: Armani, Trussardi, Pinko, Calvin Klein, Liu Jo e Peuterey.
Successivamente il controllo è stato esteso dallo stand alla sede dell’attività commerciale situata in città.
In un distinto intervento, militari del Nucleo Pef hanno individuato, esposte per la vendita su un banco, confezioni di carte da gioco da collezione del noto brand giapponese “Pokemon”, prive di idonea documentazione utile a ricostruirne la tracciabilità e provenienza.
All’esito degli accertamenti effettuati, è stata accertata la presenza di 385 carte da gioco contraffatte con relative confezioni false, in violazione del marchio tutelato da registrazioni europee (Euipo) della società giapponese Nintendo Co. Ltd, vendute a prezzi molto più bassi rispetto alle originali, inquinando il mercato regolare che conta numerosissimi appassionati.

Controlli della Guardia di Finanza durante la Fiera di San Ciriaco

I capi di abbigliamento e le carte da collezione contraffatti, privi della idonea documentazione utile a ricostruirne la tracciabilità e provenienza lecita, sono stati quindi sottoposti a sequestro e i rispettivi responsabili sono stati denunciati per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e ricettazione.
La Guardia di Finanza ha così confermato il proprio impegno a contrasto della contraffazione e del commercio di prodotti che danneggiano il mercato e gli stessi acquirenti, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.

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