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Guru macrobiotico indagato,
il Comune ritira l’encomio
a Mario Pianesi

ANCONA – Per la giunta Mancinelli non sussistono “i presupposti per il mantenimento dell'encomio solenne” al fondatore dell'associazione Un punto macrobiotico, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale

Mario Pianesi

Indagine sulla “setta” del macrobiotico, il Comune ritira l’encomio solenne a Mario Pianesi. Il fondatore dell’associazione Un punto macrobiotico e diventato leader nazionale e internazionale del movimento salutista, nel 2014 era stato insignito del riconoscimento da parte del Comune di Ancona, in occasione della visita in Italia di Tara Ghandi, nipote del Mahatma Ghandi, accompagnata nel suo tour proprio dal maceratese. Uno dei momenti di massima visibilità per il leader del macrobiotico, che dal 1980 ad oggi ha ricevuto più di 80 riconoscimenti per meriti scientifici e umanitari, portando il movimento a 100mila soci, di cui 6mila nell’Anconetano. Una fama che è stata infranta però dalle indagini condotte dalla squadra mobile della questura di Ancona e di Forlì, partite dalle denunce di alcune vittime che hanno descritto l’associazione come una vera e propria setta, raccontando riti e violenze che avrebbero subito. Cinque anni di attività investigative hanno portato all’accusa per Mario Pianesi, sua moglie e altri due collaboratori a dover rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate ed evasione fiscale. Accuse gravi, che spingono oggi anche il Comune di Ancona a ritirare il suo encomio solenne, concesso nel 2014, dichiarando con delibera di giunta che “vengono a mancare i presupposti per il mantenimento” del riconoscimento conferito a Mario Pianesi.

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