di Maria Paola Cancellieri
«Per la corona dei fiori fatta deporre sul luogo dell’incidente da Giorgia Meloni, Gianluca ed Elisa avrebbero sofferto. E’ stata una vergognosa speculazione su queste morti. Non credo che l’onorevole Meloni o chi per lei abbia telefonato ai genitori per formulare le condoglianze, ma si è premurata di far scattare la foto al referente marchigiano del suo partito e poi l’ha postata sui social media».
Non accetta strumentalizzazioni né tanto meno passerelle politiche sul dolore della sua famiglia Marco, il cugino di Gianluca Carotti, morto insieme alla compagna Elisa Del Vicario nel tragico schianto di Porto Recanati, avvenuto nella notte tra sabato e domenica. A Castefidardo il dolore si fa più forte davanti ai feretri composti nella camera ardente, alla vigilia del funerale. Le due bare sono state sistemate una accanto all’altra nella casa del commiato “Alba Nova” di via Bramante: quella di Elisa è sobria e abbellita da un fiocco bianco, su quella di Gianluca invece spicca la maglia biancoverde del Castelfidardo calcio (squadra di cui era anche stato capitano) e un cuscino di fiori. Fuori c’è un via vai di affetti.
Le dichiarazioni politiche hanno infastidito tutti i familiari delle vittime di questo dramma. «Elisa e Gianluca, schierato politicamente, non avrebbe accettato il fatto che la vicenda potesse essere utilizzata per questi finalità – conferma anche l’avvocato Giuliano Natalucci, amico della coppia -. Elisa era una buonista. Il papà di Gianluca e i genitori di Elisa sono sconvolti e concentrati nel loro dolore. Capisco che è inevitabile ma emblematico come purtroppo vengono strumentalizzate certe vicende».
Natalucci e sua moglie Maria Silvia Galmozzi, anche lei legale, erano amici della coppia, quella maledetta notte li seguivano la coppia a due auto di distanza. «Eravamo andati alle stessa festa di Porto Potenza Picena perché eravamo una grande famiglia con i nostri figli. Non ho visto come testimone la dinamica ma si sono fermato a tenere la mano di Elisa mentre era morta e ad aiutare ad estrarre dalla lamiere la bambina – racconta Natalucci, che non ha ancora ricevuto mandato professionale dalla famiglia ma si è messo a disposizione –. Al di là del mio coinvolgimento personale, la scelta di incaricarmi spetta ai familiari. Per noi la dinamica dell’incidente è chiara: l’Audi ha sbandato 2-3 volte e poi ha invaso la corsia di marcia senza che nessuno potesse fare niente per schivarla. Andrò in caserma dai carabinieri di Camerano per evidenziare alcuni dettagli che non sono stati messi bene a fuoco”.
«Postate ricordi, parole, foto e sorrisi. Non lasciamo che la rabbia prenda il sopravvento» aveva già scritto sul gruppo Fb dell’associazione Gruppo Raul Follereau di Castelfidardo, Laura Del Vicario nel rispondere a commenti improntati alla rabbia. La sorella di Elisa è attesa oggi pomeriggio a Castelfidardo di rientro dall’Australia, Paese dove vive ormai da quattro anni con la famiglia. «Vi preghiamo di non far prevalere la rabbia. Loro non vorrebbero questo. Oggi c’è posto solo per il dolore e per i ricordi di tutti quelli che li hanno conosciuti», avevano ribattuto i volontari della onlus dove Elisa svolgeva volontariato, sempre sui social media invitando tutti a non speculare sulla tragedia e non dare un taglio politico a ciò che è avvenuto. Elisa, 40 anni e Gianluca di 47, erano due giovani attivi nella solidarietà sociale, impegnati a favorire l’integrazione dei più deboli e fragili.
Non avrebbero accettato di ascoltare parole intrise di odio. La paura del diverso non albergava nei loro cuori. E questo lo sanno bene i volontari del Gruppo Raoul Follereau di Castelfidardo che con la 40enne di Castelfidardo hanno condiviso tanti momenti di gioia e come tutti i volontari della onlus, mettevano al centro del mondo la persona e combattevano la cultura della discriminazione. Proprio all’associazione che da 40 anni si occupa di disabilità, saranno destinate, per volere delle famiglie Carotti e Del Vicario le somme raccolte domani al funerale, durante l’offertorio. «Molti cittadini sono pronti a donare offerte per i due bambini di Elisa e Gianluca, ma non sappiamo se le famiglie possano gradire questo gesto. Pensiamo allora che quello che questa coppia avrebbe davvero voluto è aiutare l’associazione Raoul Follereau» conferma anche il sindaco Roberto Ascani che alle 12,30 con il presidente del Consiglio Ragnini si è recato nella camera ardente per abbracciare i parenti delle vittime del tragico incidente.
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Chiamatele strumentalizzazioni o come vi pare.
Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti, si sta scambiando l’oro con la merd* dando diritti a animali che non valgono manco l’aria che respirano.
Chiamatele strumentalizzazioni o come vi pare.
Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti, si sta scambiando l’oro con la m*rda dando diritti a animali che non valgono manco l’aria che respirano.