Società partecipate, scatta il toto-nomi:
«Entro la prossima settimana conto
di definire tutte le nomine»

OSIMO – Dopo l’approvazione nella Sala Gialla delle linee di indirizzo per gli enti, la sindaca Michela Glorio si prende ancora qualche giorno per mettere a posto tutti i tasselli del mosaico

 

Eletto il presidente del Consiglio comunale, venerdì scorso la Sala Gialla ha approvato anche la delibera sulle linee di indirizzo per nomine e revoche negli enti e società partecipate dal comune di Osimo. L’ha illustrata l’assessore Mauro Pellegrini spiegato che l’atto è identico a quello votato un anno fa dall’aula durante il mandato del sindaco Francesco Pirani. Pellegrini ha aggiunto che nell’atto è stato inserito in più il richiamo giurisprudenziale, ormai consolidato, alla sentenza della Cassazione del 2019 che legittima i meccanismi dello spoil system da esprimere attraverso il potere di revoca del sindaco entro i 45 giorni dal suo insediamento. Lo si è scelto per affrettare i tempi, considerato che certe società sono rimaste senza presidenti dopo le dimissioni di chi era stato nominato. La delibera è stata approvata all’unanimità con il consenso dei due gruppi di minoranza. Il consigliere Matteo Sabbatini (Progetto civico 2023) si è detto «felice che sia stato approvato un testo identico, ci avevate criticato un anno fa, ma avevamo ragione». Idem Michela Staffolani (FdI) m con la sottolineaatura che «nelle scelte si evitino i rapporti di parentela». Immediata la replica dai banchi del Pd dei consiglieri Eliana Flamini e Flavio Cardinali: «Forse si dovrebbe pensare alle parentele molto più in alto, a livello nazionale ben più visibili di Osimo».

La sede della Asso di Osimo

Adesso quindi la sindaca Michela Glorio si trova alle prese con la definizione della partita degli incarichi nelle Partecipate e negli enti collegati al Comune. Sono da nominare subito i tre componenti del CdA Asso, senza compensi e il Consiglio di amministrazione e l’ad di Osimo Servizi, con compensi come tutti gli altri incarichi in lista d’attesa. Ci sono ad esempio le due case di riposo che prevedono sempre tre componenti nei rispettivi Cda ma alla Grimani Buttari uno è indicato dalla Diocesi parroci, uno dal sindaco e uno dal Consiglio comunale, mentre al Bambozzi uno è indicato dai soci della Fondazione, uno dal sindaco e il terzo dalla Sala Gialla. Centro Marche Acque, la società che detiene le quote di Astea, il sindaco nomina il presidente che a sua volta indica il presidente o amministratore delegato di Astea Spa che a turno, per statuto spettano una volta ad Osimo, l’altra a Recanati. Il Cda di Astea decide poi il CdA di Dea. In questo quadro più o meno complicato è già scattato il toto-nomi. Un rebus che la sindaca districherà nei prossimi giorni.

L’ingresso della casa di riposo Grimani Buttari di San Sabino ad Osimo

Per le due case di riposo potrebbero essere in corsa le consigliere Saura Casigliani (Pd) e Caterina Donia (Uniti per Michela Glorio). Per Osimo servizi si va da settimane in nome del consigliere comunale dem Flavio Cardinali ma non è chiaro se come amministratore delegato o come componente del CdA e già in pectore presidente. Resterà in Astea (scadenza mandato 2026) Fabio Marchetti o sarà opzionato piuttosto come a.d. di Osimo Servizi? E da settimane si ricorrono anche domande sul futuro di Antonio Osimani, a.d. di Dea, la società quotata in borsa, il cui incarico scadrebbe nel 2027 e che non spetta alla sindaca. E’ risaputo che ‘dimissionare’ anzitempo un amministratore significa pagare penali. La figlia di Osimani, però, è stata eletta dai cittadini consigliera comunale di maggioranza e qualcuno nel gruppo di governo suggerirebbe di evitare con fair play di contravvenire al criterio di ‘non parentela’ su cui hanno già puntato il dito le minoranze.

Michela Glorio

«Con l’elezione venerdì del presidente del consiglio comunale Simone Pugnaloni, al quale faccio i migliori auguri di buon lavoro, nel suo ruolo di garante del civico consesso, iniziano i lavori del consiglio.- spiega la sindaca Michela Glorio – Tra le delibere approvate c’è stata quella sulle linee di indirizzo per la nomina e la revoca dei referenti del Comune in enti e società partecipate. Non c’è infatti tempo da perdere. Ci sono situazioni critiche da affrontare subito, come la Asso che ha chiuso il 2024 con un bilancio in passivo non approvato dalla commissaria prefettizia, o in prorogatio come il Cda del Bambozzi dove il presidente che fu scelto dall’ex sindaco Pirani non si è potuto insediare per la crisi della sua maggioranza».

Glorio si prende ancora qualche giorno per mettere a posto tutti i tasselli del mosaico. «Entro fine della prossima settimana conto di definire tutte le nomine di mia diretta competenza, quindi i componenti del Cda di Osimo Servizi, il Cda di Asso, due componenti (un uomo e una donna) che spettano ad Osimo in Centro Marche Acque Srl, un componente del Cda della Grimani Buttari e ugualmente nella Fondazione Bambozzi. – chiarisce – Non solo il Comune deve ripartire subito, ma anche le società partecipate, che rappresentano in molti casi un braccio operativo fondamentale per garantire servizi efficienti e una Osimo migliore. La mia scelta, come è stato per gli assessori, sarà dettata dalle competenze, sia per esperienze amministrative che lavorative e professionali, ma anche da consenso elettorale e rappresentanza politica, perché l’obiettivo è dare spazio a tutte le forze che compongono la maggioranza, coinvolgendole concretamente nell’azione amministrativa di questo mandato. Ritengo infatti prezioso il contributo di tutti».

 

(Redazione CA)

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