Sala Gialla, fumata nera per l’elezione
del presidente Simone Pugnaloni:
le minoranze si astengono

OSIMO – Nei due scrutini oggi pomeriggio non si è raggiunto il quorum dei due terzi dei votanti sul nome dell’ex sindaco dem ed è tutto rinviato alla prossima seduta quando servirà solo la maggioranza assoluta. Il dono floreale del gruppo Progetto Osimo 2030 a tutte le consigliere e il discorso della sindaca Michela Glorio

La consegna degli omaggi floreali alle consigliere della Sala Gialla

 

Nulla di fatto per il presidente del Consiglio comunale di Osimo. Oggi pomeriggio nella prima seduta consiliare della legislatura Glorio, sono terminati con una fumata nera i due scrutini a voto palese per eleggere Simone Pugnaloni (Pd), il candidato scelto dalla maggioranza. La minoranza ha preferito astenersi in entrambi i tentativi e nella Sala Gialla non si è raggiunto il quorum dei due terzi dei votanti. Un’elezione però solo rinviata. Se ne riparlerà al prossimo Consiglio comunale, da convocare a distanza di almeno 7 giorni, quando per centrare l’obiettivo basterà solo la maggioranza assoluta dei votanti.

 

Il consigliere anziano Matteo Sabbatini ha presieduto la prima seduta della Consiliatura 2025-2030

 

L’aula, oggi presieduta da Matteo Sabbatini (Progetto Osimo 2030) il consigliere ‘anziano’ (il più votato alle ultime Comunali), come atto prodromico ha convalidato l’elezione dei 24 consiglieri comunali, procedendo alle surroghe di chi era stato nominato in giunta o aveva rinunciato all’incarico. Fabio Marchetti, ad di Astea e Renato Frontini, ex ad di Osimo servizi, hanno ad esempio ceduto il proprio seggio e sono stati surrogati con i primi dei non eletti delle rispettive liste, vale a dire Cristiano Pirani (Pd) e Mauro Calcaterra (FdI). Tra le note di colore, l’omaggio floreale a sorpresa consegnato dai consiglieri di minoranza del gruppo piraniano ‘Progetto Osimo 2030’ a tutte le consigliere sedute nell’emicilio. Mazzetti di girasoli e spighe di grano distribuiti da Graziano Palazzini e Lorita Taddei «come simbolo di prosperità e buon auspicio per la nostra città».

 

I banchi di minoranza con l’0ex sindaco Francesco Pirani

 

Si è quindi passati al trattazione centrale della seduta, appunto l’elezione del presidente della Sala Gialla. Maria Francesca Verdolini (lista Glorio) ha proposto a nome della maggioranza il nome dell’ex sindaco dem Simone Pugnaloni garantendo che «sarà il presidente di tutti. Siamo certi che con Simone questo potrà accadere senza disordini e malumori. L’auspicio è di convergere, maggioranza e minoranza, in un unico nome, come segnale positivo da dare alla città dopo tutto quello che è successo». Ha risposto dal versante opposto l’ex sindaco Francesco Pirani. «In campagna elettorale ho sperato di credere in quello che lei sindaca Glorio ripeteva, ovvero operare un distinguo con il decennio 2014-2024 che io ho valutato negativamente. Distinguo che io non vedo con questa candidatura per la presidenza del Consiglio comunale. Niente di personale ma di politico. Il vostro candidato aveva, tra l’altro, espresso l’intenzione di candidarsi alle prossime Regionali e pertanto non avrebbe voluto avere impegni in giunta o in Consiglio comunale. Mi sembrava corretto. A noi, poi, piace declinare molto i sostantivi al femminile. Sarebbe stato il caso di dare un esempio concreto e visto che nei vostri banchi siedono persone con esperienza e professionalità avrei visto bene un nome femminile al vertice della ala Gialla. L’imparzialità è ovvio che deve essere iscritta nel dna di chi siederà su quello scranno».

 

e quelli di maggioranza dove siede anche Simone Pugnaloni, primo da sinistra

 

Anche l’ex candidata sindaca Michela Staffolani (FdI) ha osservato che la candidatura Pugnaloni l’aveva assai sorpresa. «La comunicazione del nome è arrivata ieri sera con tempi stretti per discuterne. La seconda sorpresa è stato l’interlocutore che me lo comunicava dall’altro capo del telefono, il consigliere Cristiano Pirani (che è anche segretario del Pd Osimo, ndr). Mi sarei aspettata che quella telefonata l’avesse fata la sindaca e non il segretario del Pd. – ha rimarcato Staffolani – Quindi deduco che l’opera di smarcamento dai partiti non c’è in questa amministrazione. E poi il nome proposto: anche io mi aspettavo un nome femminile. Ci era stato anche detto in campagna elettorale che l’ex sindaco non avrebbe avuto ruoli nella nuova amministrazione e adesso ce lo ritroviamo come seconda carica del Comune. Insomma quello che è stato detto agli elettori in campagna elettorale non è stato mantenuto. Se devo dirla tutta mi sarei aspettata la candidatura della consigliera Eliana Flamini». E così Sandro Antonelli che ha sottolineato di non essere stato proprio contattato rispetti ai colleghi di gruppo. Tutti hanno annunciato l’astensione.

 

 

Dai banchi di maggioranza le consigliere Caterina Donia (Uniti per Michela Glorio) ha parlato di «ruolo di garanzia che Pugnaloni saprà incarnare per la preparazione che lo contraddistingue» mentre Eliania Flamini (Pd) ha esaltato la figura super partes di Simone Pugnaloni, puntualizzando che il rispetto delle questioni delle pari opportunità esula dalla valutazione «che va fatta sul ruolo politico e sulle capacità a prescindere dal genere, se vogliamo davvero migliorare la società» ha evidenziato. Anche la consigliera dem Saura Casigliani ha ritenuto che «la scelta di Pugnaloni è stata fatta consapevolmente per il consenso popolare che ha ottenuto. E’ la terza persona più votata ad Osimo, ha maturato l’esperienza giusta e mi auguro che la minoranza rifletta. Minoranza con la quale possiamo valutare insieme la vice presidenza». Alle 19.23 la candidatura Pugnaloni è stata rigettata con i volti dei 16 sì di maggioranza e delle 9 astensioni di minoranza. Prima del secondo scrutinio, la consigliera Flamini ha chiesto la sospensione per 10 minuti della seduta per un confronto faccia e faccia con la minoranza.

 

da sin. Mauro Calcabrini, Giorgio Magi e Michela Staffolani

 

Al rientro in aula la situazione non è cambiata, e lo si è capito subito dagli interventi annunciati dai banchi d’opposizione. Giorgio Magi (FdI) ha definito la candidatura dem quasi «un pugno in faccia», ricordando i trascorsi dell’ex sindaco e constatando che non c’è stato alcun «atto di discontinuità, a partire dalla composizione della giunta effettuata dalla nuova sindaca, con lo stesso vicesindaco e lo stesso assessore al bilancio. Michela Glorio ha tenuto per se le deleghe più importanti, e si profila già una donna sola al comando».

 

 

La consigliera Caterina Donia ha ritenuto rispettabili le posizioni delle minoranze rimarcando che il candidato alla Presidenza aveva ottenuto «un ampio consenso tra i cittadini tanto da sedere ancora su questi banchi. Siamo certo che nella prossima seduta il presidente sarà Simone Pugnaloni». Sulla stessa lunghezza d’onda Daniele Bernardini (Lista Glorio sindaco) che ha sottolineato come «Simone sarà un presidente del Consiglio super partes, è stato scelto dal suo partito che ha insistito perché si votasse questa sera, speriamo di farlo insieme». E così Cristiano Pirani (Pd) che ha evidenziato come Pugnaloni anche «come uomo di partito ha saputo unire, le competenze non si improvvisano».

 

 

Mauro Calcaterra (FdI) invece ha ritenuto invece inopportuna la candidatura: «Ci leggo un conflitto d’interesse perché ha gestito la città per 10 anni e con progetti incompiuti e ora dovrebbe guidare in modo imparziale il civico consesso? Parliamo di rinnovamento? L’elezione di Pugnaloni stride con il concetto di cambiamento sembra il prolungamento di un’età che avrebbe dovuto concludersi con il passaggio di consegne». A quel punto Saura Casigliani ha evocato il «disastro dalla città subito un anno fa» con il precedente governo cittadino mentre con l’elezione della sindaca Michela Glorio «è tornata la primavera davvero».

 

La sindaca Michela Glorio nel momento del giuramento

 

«Avete bisogno di Pugnaloni per l’esperienza o forse è più un problema di equilibrio interno alla maggioranza? – ha fatto osservato il consigliere Paolo Strappato (Progetto Osimo 2030) – Forse un punto di incontro avrebbe potuto esserci su una figura più scevra rispetto al passato». E Graziano Palazzini (Progetto Osimo 2030) ha aggiunto come «se Pugnaloni correrà per le regionali e tra pochi mesi andrà in Regione, forse non era meglio partire subito con una figura di presidente che resterà per i prossimi 5 anni? Cara Saura, la giunta Pirani in 7 mesi non è riuscita a distruggere una città, semmai i problemi vengono dai 10 anni precedenti» ha buttato là Palazzini citato anche il famigerato Regio Decreto del 1915 utilizzato dall’amministrazione 2024 di cui era assessore. «Siamo stati costretti a utilizzarlo per assicurare i subentri dei consiglieri dimissionari che anche la minoranza ci impediva di effettuare. Oggi noi come minoranza abbiamo votato senza problemi» ha eccepito Palazzini.

 

Oggi pomeriggio la Sala Gialla era gremita di pubblico per assistere alla seduta d’esordio del Consiglio comunale

 

Al che il consigliere dem Diego Gallina Fiorini ha invitato tutti a «lasciar stare il Regio Decreto, una delle pagine più brutte della storia di Osimo. Pugnaloni sicuramente come presidente non farà appello al Regio Decreto» ha detto seriamente. La seconda votazione è andata in onda alle 20.23 e si è sostanziata di nuovo in una bocciatura (16 sì, 9 astensioni). Oggi è slittata di conseguenza anche l’elezione del vice presidente del Consiglio comunale. Tutto rimandato alla prossima settimana.

 

La sindaca Glorio e in primo piano la sua giunta

 

Prima di spegnere i microfoni, la sindaca Michela Glorio ha giurato in fascia tricolore ed ha poi comunicato all’assise i nomi degli assessori con le relative deleghe consegnate. «Oggi pomeriggio sono entrata in questa stanza, in questo civico consesso. e ho percepito la sensazione dello scorso anno quando ci ero arrivata da sconfitta. Oggi mi sono emozionata perché a distanza di meno di un anno entro qui come sindaco della nostra città, per me motivo di tanto orgoglio, tanto onore ma anche tanto senso di responsabilità» ha esordito Michela Glorio ringraziando di nuovo tutta la città. «Ancora mi fermano per strada per congratularsi ma anche per augurarmi buon lavoro, per trasmettermi ottimismo, fiducia e vicinanza. La mia squadra – ha proseguito – è davvero rinnovata perché 5 su 7 assessori sono nuovi. Spero davvero che con questa giunta possiamo voltare pagina e anche con il Consiglio comunale che vede in aula tanti giovani consiglieri. Spero che si apra un nuovo capitolo per Osimo, che si superino le tante divisioni e che dalla prossima seduta in poi si cominci davvero a ricucire la nostra città».

(m.p.c.)

 

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