Si è dimesso l’amministratore delegato di Osimo Servizi. Renato Frontini, pronto a sedersi nei banchi di minoranza della Sala Gialla, salvo cause ostative, dopo l’elezione a consigliere comunale più votato della lista di Fratelli d’Italia. Era nell’aria il suo addio nella società partecipata del comune di Osimo e adesso il posto di vertice di Osimo Servizi potrebbe essere ambito da un esponente del Pd. Circola il nome di Fabio Marchetti, attuale ad di Astea spa, in scadenza nel 2026. La sindaca Michela Glorio sta cercando di mettere in ordine tutti i tasselli del complicato mosaico degli incarichi amministrativi, non solo in giunta ma anche nelle società partecipate e negli enti collegati al Comune. Non si può escludere che se Marchetti accettasse il ruolo di amministratore delegato di Osimo Servizi, il posto che lascerebbe in Astea potrebbe anche essere proposto all’ex sindaco Simone Pugnaloni che avrebbe tutte le carte in regola – quanto a conoscenza diretta e approfondita dei fatti – per risolvere le complesse vicende del servizi idrico nell’Ato 3 e del servizio rifiuti nel’Ato 2 coinvolgenti la Spa osimana. Nel Consiglio di Amministrazione di Osimo Servizi potrebbe però essere chiamato a sedere come componente anche l’ex assessore dem Flavio Cardinali, anche lui con un record di preferenze raccolto alle urne. Va precisato che in questa fase nel CdA di Osimo Servizi restano ancora in carica il presidente Alberto Maria Alessandrini Passarini e la componente Donatella Baleani per garantire continuità e l’ordinaria amministrazione alla società in attesa delle decisioni di Michela Glorio. Proprio come Frontini, entrambi hanno dichiarato di essere pronti a dimettersi nel rispetto del meccanismo dello spoils system salvaguardato dalla legge.
Gli auiliari del traffico di Osimo Servizi, la società partecipata dal Comune che gestisce la sosta a pagamento
Renato Frontini quando ha deciso di lasciare Osimo Servizi?
«Tutto il Cda ha inviato una lettera alla nuova sindaca specificando che tutti e tre i componenti erano disponibili a rimettere il mandato nelle sue mani e quindi a dimettersi, La legge permette ai sindaci di scegliere i vertici amministrativi su base fiduciaria entro 45 giorni dalla elezione. Io, in particolare sono stato anche eletto in Consiglio comunale con la lista FdI. Sembra che il Decreto Milleproroghe abbia cancellato la cause di incompatibilità ed ineleggibilità. Dimettendomi dall’incarico di ad di Osimo Servizi potrei quindi entrare nella Sala Gialla. Ho chiesto delucidazioni al segretario generale del comune di Osimo e sto attendendo il suo parere tecnico. Oggi ho comunque formalizzato oggi via pec le mie dimissioni da amministratore delegato di Osimo Servizi».
Che bilancio può tracciare per i 10 mesi alla guida di Osimo Servizi?
«E’ stata un’esperienza bellissima perché ho potuto toccare con mano l’operatività di questa società articolata in tanti diversi settori che coinvolgono la vita quotidiana degli osimani, dagli scuolabus, ai parcheggi e maxi parcheggio, al verde, alle affissioni e fino ai cimiteri. Il Cda è stato animato da una squadra compatta e coesa, che ha lavorato molto bene insieme anche per affrontare diverse problematiche, non ultima quella degli scuolabus. All’inizio dello scorso anno scolastico 2024-2025 l’affluenza di utenti era di 750 bambini, cento dei quali sono rimasti fuori dal servizio per domande arrivate in ritardo. Nello scorrere dei mesi è stato subito chiaro che il parco mezzi della società era datato. I pulmini, tutti revisionati e collaudati quindi sicuri, manifestavano con cadenza frequente guasti, sono stati anche registrati principi d’incendio. I costi per le manutenzioni in officina dei mezzi di Osimo Servizi erano e sono davvero esosi. Nel 2024 la società ha inserito in bilancio spese per 100mila euro di manutenzioni per scuolabus e pulmini. Costi insostenibili. Abbiamo così dato incarico a una società esterna di stilare una perizia ed è emerso che 5 pulmini sarebbero da cambiare, 5 sono in discrete condizioni ma comunque con interventi da effettuare. E non parliamo dei bus navetta. Insomma nelle previsioni ci sarebbero da rinnovare subito 8 veicoli, il 50% del parco mezzi».
Gli scuolabus e le navette sono quindi tra i primi nodi da risolvere…
«Si, l’abbiamo già chiarito nella relazione consegnata alla sindaca e allegata al bilancio approvato di Osimo Servizi dove sono illustrate ed elencate tutte le problematiche. In questi ultimi 10 mesi, senza l’apporto di contributi comunali, siamo comunque riusciti ad acquistare un nuovo scuolabus che presto sarà inaugurato».
E’ partito almeno l’iter per revisionare l’impianto di risalita?
«Si, il commissario prefettizio ha avviato la procedura ma anche in questo caso il Tiramisù in questi mesi si è fermato innumerevoli volte con un sostanzioso esborso di denaro pagato da Osimo Servizi per le manutenzioni e tutte le criticità che sussistono, dai pezzi che non si trovano più, alle schede elettroniche che ripariamo in zona a costi elevati. Abbiamo già inserito nel sistema l’interruttore per 8mila euro per far scattare l’impianto di generatore alternativo di energia in caso di black out che permette all’impianto di non fermarsi. Tra le carte abbiamo trovato un progetto datato 2018 per realizzare una manutenzione straordinaria del maxi parcheggio di via Colombo per un impegno di spesa di 170mila euro, mai concretizzata. Abbiamo richiamato l’ingegnere che l’aveva redatto e ci è costato un conto sul computo metrico che super i 400mila euro. Questo è il risultato non avendo mai eseguito manutenzioni nel maxi parcheggio negli ultimi 10 anni, Insomma ora il Comune e gli osimani dovranno improntare almeno un altro 1,5milioni di euro, oltre ai 3 milioni per revisionare il Tiramisù, per rimettere a nuovo tutto quello che è rimasto fermo in Osimo Servizi, dal maxi parcheggio ai nuovi mezzi da acquistare. Oltre al progetto di revisione va anche realizzato quello per il nuovo ascensore che permetta di superare le barriere architettoniche da piazza Guasino e via Cinque Torri. Quello proposto qualche anno fa era stato bocciato dalla Sovrintendenza ma con il buon senso se ne può pensare un altro».
Verde pubblico e manutenzioni strade?
«Questo settore impegna una macchina complessa che deve gestire quasi 100 km di strade anche secondarie oltre ai parchi pubblici. Avevamo studiato la possibilità di acquistare robot telecomandati, macchinari più moderni per tagliare le erbe infestanti nelle scarpate anche a tutela e salvaguardia della sicurezza dei dipendenti. La tecnologia, oggi più che mai, può essere un valido alleato e abbiamo cercato molto di lavorare per garantire sicurezza al personale. Abbiamo anche valutato di portare i greggi di pecore nelle scarpate per brucare l’erba, come scelgono di fare alcuni Comuni. C’è poi la questione alberi ed essenze arboree da piantare nei parchi che vanno studiate con cura. Vediamo tutti che i pini piantati negli anni ‘80 cominciano ad essere problematici. Vanno predilette le piante autoctone. Abbiamo spiegato anche questo al sindaco».
A suo giudizio quante risorse andrebbero impiegate per ‘aggiornare’ e rendere più efficienti le potenzialità di Osimo Servizi?
«Almeno quel 1,5 milioni di euro stimato in generale, comprando i pulmini e i macchinari per il verde. Tra le tante novità, ad esempio, abbiamo anche internalizzato il servizio della concessione degli spazi pubblicitari che prima era affidato a una ditta esterna. Una volta individuato il personale che poteva gestirlo, in pochi mesi abbiamo introitato 10mila euro per i cartelloni. Ripeto, il nostro CdA ha lavorato bene, tutti i giorni almeno uno di noi era presente negli uffici di Osimo Servizi e si confrontava con il personale. Ci siamo davvero spesi per questa società, a servizio della città. Osimo ha bisogno di 5 anni di tranquillità, l’auspicio è che anche le nostre idee che lasciano in eredità possano essere prese in considerazione dalla nuova amministrazione comunale a beneficio della città, soprattutto senza preconcetti politici. Noi del CdA non ci siamo dimessi a dicembre 2024 con il sindaco Francesco Pirani per non bloccare l’operatività di questa società, per il bene degli osimani. Adesso per me inizia un nuovo percorso, in Consiglio comunale. Se per cavilli burocratici non potessi sedere nella Sala Gialla non farò drammi perché entrerà il primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia. Comunque vada mi metterò comunque a servizio dei cittadini perché non sono proprio un ‘poltronista’».
m.p.c.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati