Comunali e debacle centrodestra,
l’Udc: «Hanno prevalso personalismi
e veti ma Dino Latini l’aveva detto»

OSIMO – Il partito che esprime il presidente del Consiglio regionale analizza il voto, il dato dell'affluenza alle urne del 52,44% e dell'astensionismo. «Se si fosse privilegiata la politica, senza esclusioni oggi saremmo a parlare in modo diverso. Si volti pagina, una brutta pagina locale, per concentrarsi tutti, senza personalismi, alla affermazione del centro destra e di Francesco Acquaroli alle prossime elezioni regionali»

Il senatore Antonio De Poli, presidente del consiglio nazionale dell’Udc (in piedi) con Dino Latini al congresso del partito (foto Fb Udc Marche)

 

Sulle elezioni comunali di Osimo «hanno prevalso i personalismi ed i veti». La pensa così Udc Marche, che in Consiglio regionale esprime il presidente Dino Latini. Hanno votato 16.804 osimani dei 32.066 aventi diritto (voti validi 16.375), vale a dire 52.40% del corpo elettorale eleggendo al primo turno la sindaca Michela Glorio (centrosinistra). Il dato dellaffluenza registrata ieri si sovrappone al 52,35% di votanti conteggiato al ballottaggio del 2024. Un anno fa al primo turno la percentuale si era attestata al 60,57%. Quegli 8 punti percentuale che mancano all’appello sono attribuibili all’astensione dell’elettorato di Dino Latini, che quest’anno ha dato forfait insieme ai suoi movimenti civici dopo 33 anni di presenza costante a tutti gli appuntamenti con le Amministrative?

 

I festeggiamenti per l’elezione della sindaca Michela Glorio (in tailleur azzurro)

 

L’Udc sembra lasciarlo intendere tra le righe, non lesinando critiche ai due candidati sindaci sconfitti, Francesco Pirani (coalizione civica) e Michela Staffolani (centrodestra). Entrambi gli schieramenti avevano chiesto a Latini di fare un passo indietro dopo le ormai note vicende che avevano portato l’ex sindaco Pirani a dimettersi a dicembre 2024, a 5 mesi della sua elezione, aprendo la strada al commissariamento del Comune e alle elezioni comunali anticipate.

 

Michela Staffolani (al centro)

 

«Con un dato segnato dalla incredibile astensione, in molti dovrebbero fare mea culpa perché quando si pongono veti, pensando di essere autosufficienti, si commette almeno l’errore della arroganza.- si legge nella nota del partito centrista – Lo avevamo detto dal giorno delle dimissioni del sindaco Pirani: non avevano alcun senso politico quelle dimissioni che hanno evidenziato infatti questioni puramente ed esclusivamente personali. E le scelte successive hanno avuto il sapore della vendetta (verso chi ancora non è chiaro visto il risultato poco edificante). Se si fosse privilegiata la politica, senza esclusioni, come aveva chiesto Dino Latini, oggi saremmo a parlare in modo diverso. Detto ciò si volti pagina, una brutta pagina locale, per concentrarsi tutti, senza personalismi, alla affermazione del centro destra e di Francesco Acquaroli alle prossime elezioni regionali» conclude Udc.

(foto Giusy Marinelli)

 

Francesco Pirani



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