E’ ormai gli sgoccioli il cantiere dell’ospedale Inrca di Osimo. I lavori che sarebbero dovuti durare due mesi si sono protratti a causa di imprevisti e tra una decina di giorni l’intervento dovrebbe avviarsi alla chiusura. Secondo la normativa post Covid sono stati divisi gli ingressi per l’accesso al pronto soccorso, dall’inizio della settimana il nuovo triage e la sala emergenza sono già tornati operativi negli spazi originari ma riqualificati mentre il container montato sul piazzale esterno ospita gli uffici del primario, dei medici e degli infermieri.
La sanità è uno dei temi centrali e annosi nei programmi elettorali dei 3 candidati sindaci. Tra le sedi delle case e degli ospedali di comunità finanziati con fondi Pnrr, individuate dalla Regione Marche non figura al momento Osimo. L’Inrca dal 2018 gestisce l’ospedale Ss Benvenuto e Rocco ma un volta che i reparti saranno trasferiti nel nuovo complesso ospedaliero in costruzione all’Aspio di Camerano, c’è preoccupazione sulla fine che farà il vecchio presidio ospedaliero di via Leopardi. Non secondaria neppure la questione del Poliambulatorio di piazza del Comune e del centro di salute mentale, tra l’altro carenti di personale, che Regione e Ast vorrebbero trasferire in una nuova sede in via d’Ancona. Lontano dal centro storico.
Michela Glorio (Pd, M5S, Ecologia e Futuro, Energia Nuova, Lista Michela Glorio Sindaco, Osiamo, Uniti per Michela Glorio e Popolari per Osimo) tra gli obiettivi per i prossimi 5 anni per la sanità osimana include l’azione politica, «di vigilanza e pressione sulle istituzioni regionali, cui è affidata la gestione della sanità, affinché non vengano perse esperienze proficue a livello locale e sia sempre garantito un alto livello di assistenza; o valutazioni circa la revisione del meccanismo attualmente previsto di gestione sanitaria per ambiti territoriali, ipotizzando un ritorno al rapporto diretto tra Ast e Comuni. Conta nella prima parte della sindacatura, nel mantenimento in funzione ed efficienza dell’attuale ospedale di Osimo, «visti anche i ritardi nell’apertura del nuovo Inrca (ottimisticamente prevista per fine 2027, oggi realisticamente ipotizzabile nel 2029-2030)»
Va però istituito, a suo giudizio subito un tavolo di confronto con la Regione Marche «sulla riconversione dell’attuale punto Inrca presso l’ospedale Ss Benvenuto e Rocco dopo l’apertura del nuovo ospedale» si legge nel programma elettorale. Per quanto invece riguarda la sanità territoriale la sede dell’attuale ospedale secondo la candidata del centrosinistra potrebbe essere utilizzata «senza oneri eccessivi per l’azienda sanitaria, essendo la struttura già attiva, proprio per la realizzazione di una Casa della Comunità (prevista da anni e non ancora realizzata), previa consultazione pubblica con cittadini, operatori sociosanitari ed associazioni operanti nel terzo settore, e tenendo presente che al Comune di Osimo, in base alla popolazione, spetterebbe una casa della comunità di tipo “Hub” e cioè organizzata per garantire nella stessa sede molteplici servizi (a titolo esemplificativo punto prelievi, radiologia, consultorio, salute mentale, studi associati dei medici di medicina generale e dei pediatri, poliambulatorio, infermieri di famiglia, punto unico di accesso. vaccinazioni, medicina dello sport, ecc.)». Lo stesso Ss Benvenuto e Rocco potrebbe anche ospitare secondo Glorio un ospedale di comunità da 20 posti letto, «nel caso in cui l’ospedale di comunità di Loreto non riesca a realizzare gli ulteriori 20 posti letto previsti e non realizzati (20 posti letto sono già presenti)». Altra questione da approfondire riguarda invece il recupero dell’ex ospedale Muzio Gallo di Villa «per destinarlo ad un uso sanitario, sociosanitario o sociale con accreditamento della Regione Marche». Si potrebbe inoltre valutare l’integrazione sociale e sanitaria con la riorganizzazione della filiera istituzionale e l’affidamento della gestione al Distretto Sanitario ed all’Ambito Territoriale Sociale (Ats), «con l’obiettivo di unire competenze e strumentazioni per offrire maggiori servizi a disabili, anziani, bambini e adulo; – spiega nel programma la candidata Glorio – realizzare la continuità assistenziale dall’Ospedale al proprio domicilio; istituire un Punto Unico di Accesso ai servizi (Pua), ove avvenga la presa in carico della persona da parte della equipe multidisciplinare Uvi (unità di valutazione integrata) incaricata dì valutare le necessità della persona non autonoma, anche temporaneamente, e rilevarne i bisogni per formulare un piano di assistenza personalizzato (Pai); offrire continuità di cure h24». Determinante sarà comunque garantire la compresenza di personale sanitario e sociale, ovvero medici, pediatri, medici specialisti, psicologi, infermieri, fisioterapisti, riabilitatori, assistenti sociali e personale tecnico amministrativo, stringendo anche una collaborazione tra ammistrazione comunale — medici di famiglia — farmacie per garantire servizi al cittadino (la “Farmacia dei servizi“). Discorso collaterale diventa anche la necessità di aumentare il numero dei medici dí famiglia e la riduzione delle liste di attesa in generale per i servizi sanitari ma anche nelle case di riposo per accogliere la domanda attuale di ricoveri. In quest’ottica vanno potenziati anche l’assistenza domiciliare, i servizi domiciliari socio-sanitari come quello dell’’Infermiere domiciliare, dei caregiver, offrendo contributi comunali a chi non può ricorrere ai servizi per anziani e disabili offerti dalle strutture, del Taxi sanitario, e del consuttorio familiare con una forte azione politica presso gli enti competenti (Regione, Ast).
Michela Staffolani (FdI, Rinasci Osimo e Viva Osimo) prevede intanto nel suo programma l’istituzione della Consulta della Sanità, «organo di riferimento amministrativo in materia di Sanità, a supporto dell’attività di sindaco ed assessore competente» spiega. Determinante sarà anche il potenziamento dei Servizi Sanitari territoriali attraverso la costituzione di una “Rete di coordinamento” tra Comune di Osimo ed Ast di Ancona, «allo scopo di incrementare, migliorare ed efficientare l’integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari». Parla poi del potenziamento della Casa di Comunità, attraverso una stretta collaborazione con il governo regionale e la Ast di Ancona con la finalità di identificare le priorità degli interventi di rafforzamento su base epidemiologica. Pensa inoltre di provvedere a una mappatura delle strutture esistenti nel territorio osimano da valorizzare e ristrutturare, con identificazione di edifici e locali da mettere a disposizione dei Servizi socio-sanitari che si occupano di Salute Mentale, Disabilità e Anziani e alla istituzione di un Comitato Tecnico-Amministrativo «volto all’identificazione delle necessità assistenziali del territorio osimano e alla formulazione di piani di intervento e mitigazione strutturati ed efficienti, attraverso dialogo costante e diretto con medici di Medicina Generale, specialisti ed operatori sanitari che prestano servizio nell’ambito locale».
Conta inoltre di coinvolgere enti pubblici e privati per il recupero e la riqualificazione del Muzio Gallo, «da destinare alla realizzazione dí un Centro per l’Autismo». La collaborazione con la Ast di Ancona dovrà svolgersi anche nella programmazione di indagini epidemiologiche e con I’Arpam per l’attuazione di monitoraggí ambientali nel territorio osimano. Andranno poi programmati eventi di formazione e di servizi di supporto tecnico-professionale per gli operatori comunali. Staffolani ritiene opportuno anche il potenziamento della rete di trasporto pubblico, «al fine di garantire un agevole accesso ai servizi sanitari anche agli anziani e ai cittadini non automuniti o senza patente di guida» e la promozione di eventi di sensibilizzazione e prevenzione aperti alla cittadinanza», la realizzazione di incontri di sensibilizzazione in materia di alfabetizzazione digitale per gli anziani, salute mentale, “Dopo di noi”, supporto alla disabilità e aí caregivers.
Francesco Pirani (Lista Pirani, Osimo al Centro e Progetto Osimo) intende invece promuovere presso gli enti preposti il potenziamento dei servizi di Pronto soccorso all’ospedale Ss Benvenuto e Rocco in vista dell’apertura del nuovo Inrca- ospedale di rete di Camerano. Ritiene inoltre necessaria l’incentivazione della presenza di servizi di medici di famiglia «nelle frazioni a garanzia di servizi essenziali in particolare per le persone che hanno difficoltà di spostamento» e la difesa e potenziamento dei servizi poliambulatoriali presenti che possano essere più facilmente raggiungibili con un adeguato collegamento con il servizio di trasporto pubblico. Il candidato sindaco civico ritiene utile anche l’istituzione ad Osimo di una Casa della maternità, una struttura famigliare ed accogliente dove la partoriente con gravidanza fisiologica sarà seguita con scrupolosa attenzione dalle ostetriche: assistenza del travaglio, parto e post partum. In questa prospettiva considera utili anche le campagne di prevenzione e di educazione sanitaria con screening per la prevenzione e la diagnosi precoce delle principali malattie croniche e campagne di informazione per l’adozione di un corretto stile di vita ma anche iniziative di sensibilizzazione sul tema del benessere psicologico e della salute mentale; l’istituzione di Sportelli di ascolto ed orientamento psicologico. A monte deve essere instaurato «un dialogo con le istituzioni sovraordinate per mantenere servizi sanitari di pronto intervento a Osimo» scrive nel suo programma elettorale.
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