«Il finto duo Staffolani/Pirani
mira a riunirsi al ballottaggio»

OSIMO – Dopo le dichiarazioni dell’eurodeputato Carlo Ciccioli (FdI) le forze di centrosinistra che sostengono la candidata sindaca Michela Glorio ritengono che « la “non-coalizione” di centrodestra ha finalmente deciso di calare la maschera». Interagiscono anche le liste civiche di Dino Latini: «Insinuano che andremo a sinistra (non è invece vero)». Il consigliere regionale del Pd Maurizio Mangialardi replica invece al ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr: «Secondo Foti, non aver portato a termine l’incarico parlamentare per cui era stato eletto nel 2018 non ha significato per Acquaroli tradire gli elettori. Per Matteo Ricci, invece, si applica un diverso criterio. D’altronde, "due pesi due misure" è un tratto caratteristico della destra italiana»

Michela Glorio con alcuni esponenti della sua coalizione

 

E’ proprio arrivato il momento di decodificare le mosse degli avversari politici, a poche settimane dall’apertura delle urne. I candidati sindaci Michela Staffolani (FdI, Rinasci Osimo, Viva Osimo) e Francesco Pirani (Lista Pirani, Osimo al Centro e Progetto Osimo) uniranno le proprie strade nell’eventualità aperta da un secondo turno di voto per le Comunali del 25 e 26 maggio? Negli incontri di presentazione delle loro rispettive candidature, entrambi hanno già chiarito che non stringeranno accordi e apparentamenti ufficiali. I due aspiranti alla fascia tricolore sono però un ex assessore e l’ex sindaco della precedente giunta comunale, naufragata anzitempo e che ha aperto le porte al commissariamento prefettizio del Comune. Le ipotesi su una possibile reunion politica all’eventuale turno ballottaggio, l’8 e 9 giugno, sono state abbozzate ieri pomeriggio proprio dall’eurodeputato e coordinatore provinciale di FdI, Carlo Ciccioli, in occasione della visita del ministro Tommaso Foti ad Osimo a sostegno di Staffolani. E hanno fatto serpeggiare più di un dubbio sulla loro fondatezza nella coalizione di centrosinistra a sostegno della candidata sindaca Michela Glorio.

Michela Glorio con il candidato governatore delle Marche Matteo Ricci

«Il finto duo Staffolani/Pirani si (ri)presenta alla Città con una campagna elettorale nella quale non è stato presentato neanche un progetto che sia uno per la città, ma che ha visto come unico tema la denigrazione continua della nostra candidata sindaca Michela Glorio; naturalmente tale comportamento non poteva certo far presagire un cambio di passo del duo Staffolani/Pirani.- scrive la coalizione ‘Prospettiva Comune’ composta da Pd, M5S, Ecologia e Futuro, Energia Nuova, Lista Michela Glorio Sindaco, Osiamo, Uniti per Michela Glorio e Popolari per Osimo – Apprendiamo però definitivamente dai media che la “non-coalizione” di centrodestra ha finalmente deciso di calare la maschera per bocca del ministro Foti. Divisi ora per unirsi dopo: è questa la “profondissima” strategia che i due candidati sindaco hanno cercato di tenere nascosta agli osimani, coinvolti loro malgrado per la seconda volta in 10 mesi in un accordo frutto di giochi politici che nulla hanno a che fare con il bene della città».

Michela Glorio insieme ad alcuni esponenti ed ex consiglieri comunali della coalizione di centrosinistra

L’ampia coalizione di centrosinistra di Osimo, si dice convinta che «Michela Staffolani e Francesco Pirani mirano a raggiungere il ballottaggio per presentarsi poi uniti al secondo turno, ripercorrendo lo stesso copione che ha portato Osimo per la prima volta nella sua storia al commissariamento: il 25 e 26 maggio abbiamo l’occasione per impedirglielo, e per poter portare finalmente la città fuori da questo lungo inverno che l’ha colpita. Andiamo tutti insieme a votare Michela Glorio, per il bene della nostra Osimo».

Maurizio Mangialardi

Non è tardata ad arrivare neanche la replica del Partito Democratico alle dichiarazioni pronunciate sempre ieri nell’incontro pubblico di Palazzo comunale dal ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr. Secondo Tommaso Foti , espressione di FdI, l’europarlamentare Matteo Ricci non avrebbe rispetto per gli elettori che lo hanno votato per il Parlamento Europeo avendo accettato la proposta di candidatura per le prossime elezioni regionali. «Parole però che ieri sono state immediatamente smentite dallo stesso ministro Foti, che ha contestualmente ricordato la comune esperienza parlamentare con Francesco Acquaroli nella XVIII Legislatura, iniziata nel 2018. – osserva in una nota Maurizio Mangialardi, consigliere regionale dem e vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche – Come correttamente ricordato dall’esponente del governo, Acquaroli è stato eletto deputato della repubblica nel 2018, dimettendosi da parlamentare solo dopo aver vinto le elezioni regionali del 20-21 Settembre 2020, ovvero una volta assunto l’attuale incarico di presidente della Giunta regionale delle Marche (mandato parlamentare cessato il 22 ottobre 2020). Secondo Foti, non aver portato a termine l’incarico parlamentare per cui era stato eletto non ha significato per Acquaroli tradire gli elettori. Per Matteo Ricci, invece, si applica un diverso criterio. D’altronde, “due pesi due misure” è un tratto caratteristico della destra italiana. Per cui, se un esponente della sinistra che ricopre l’incarico di Parlamentare (in questo caso europeo) si candida a Presidente di Regione, allora non va bene, è uno scandalo, è una vergogna».

da sin. Francesco Acquaroli e Matteo Ricci

Secondo Mangialardi «la credibilità delle parole di Foti è nulla, tanto più se ricordiamo la vicenda degli ex assessori regionali Castelli, Carloni e Latini, protagonisti nel 2022 della “grande fuga” da Ancona a Roma, essendosi candidati al Parlamento senza ovviamente aver dato le dimissioni (per carità, in modo del tutto legittimo). C’è poi un caso ancora più clamoroso, ovvero quello di Carlo Ciccioli, candidatosi da consigliere regionale per le elezioni europee dell’8 e 9 Giugno 2024, essendo poi risultato eletto. Ebbene, non solo Ciccioli non si è assolutamente dimesso all’atto di accettazione della candidatura, ma si è aggrappato con le unghie e con i denti alla sua poltrona anconetana dando le dimissioni solo due mesi dopo (30 luglio 2024). La destra marchigianae italiana non può dare lezioni su questi temi, – conclude Maurizio Mangialardi – e farebbe bene a evitare di commentare vicende dalle quali emerge solamente la loro incoerenza e la strumentalità di certe polemiche».

In questo scenario  interagiscono anche le Liste civiche di Dino Latini, che si sono tirate fuori dalla tornata elettorale delle Comunali 2025. «Non c’è intervento in cui non sobilla contro le Liste Civiche Da Sempre, ora insinuando che andranno a sinistra (non è invece vero), pensando che su questo programma guadagni i voti.- scrivono sui Social i movimenti latiniani – Stia attento lui invece a essere strumento di chi lo ha già portato a sinistra. Le Liste Civiche Da Sempre sono salde nel loro indirizzo che ricalca il solco da sempre tracciato, lontano dalle fandonie instillate da chi parla solo per rancore, senza alcun progetto politico per Osimo e per le Marche».

L’agenda con i prossimi appuntamenti elettorale dei tre candidati sindaci  prevedono per domani pomeriggio alle 16.30 al polo sportivo di via Vescovara la visita del ministro allo Sport Andrea Abodi a sostegno di Michela Staffolani. Questa sera alle 21 presso hotel Concorde di Camerano, Francesco Pirani è stato invitato a confrontarsi sui temi della tutela del territorio dai rischio idrogeologici con il Comitato alluvione Marche. Sempre questa sera Michela Glorio invece incontrerà i supporter al Pallone Geodetico di Passatempo alle  ore 21 e  a Montoro, nel locale ex bar alle  ore 21.30.



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