L’avversario che temono di più i candidati sindaci di Osimo è quello del partito del non voto. I Michela Staffolani (centro destra) e Francesco Pirani (liste civiche) invitano pertanto tutti gli elettori a recarsi ai seggi, il 25 e 26 maggio, per esprimere il proprio diritto e non lasciare ad altri la decisione di scegliere il nuovo primo cittadino e i componenti del Consiglio comunale. La candidata sindaca del centrosinistra, Michela Glorio, invece chiede una prova di partecipazione determinata e consapevole che le permetta di essere eletta subito al primo turno di voto, senza dover ricorrere all’appello dell’eventuale ballottaggio, l’ 8 e 9 giugno.
Che l’astensionismo faccia paura e venga considerato una minaccia allo stesso concetto di democrazia è stato chiarito durante il confronto organizzato da Vera Tv con i tre competitor osimani in corsa per Palazzo comunale. Nel corso della trasmissione ‘Polis’ condotta dal giornalista Ciro Montanari, ieri sera Glorio ha spiegato che «in caso di ballottaggio non ci alleeremo con nessuno e saremo coerenti come abbiamo fatto anche nel 2024. Non crediamo assolutamente negli apparentamenti perché hanno dimostrato tutti i loro limiti e hanno portato al Commissariamento del Comune di Osimo. Ci auguriamo davvero che la città di Osimo possa avere un sindaco già dal 27 maggio perché se anche quest’anno si arriverà a ballottaggio il copione è già scritto. – ha ribadito – Abbiamo visto in questi confronti quanto vanno d’amore e d’accordo i 2 candidati miei avversari e di quanto non hanno spiegato la città perché si sono candidati in maniera divisa quest’anno. Si vede benissimo che sono falsamente divisi e al secondo turno si metteranno insieme. Questa volta ci sarà davvero bisogno che tutti gli osimani vadano a votare per scegliere un sindaco già al primo turno».
Pirani ha ammesso di essere spaventato «da un soggetto che non è candidato, il quarto e potenzialmente anche maggioritario. Sì, il vero antagonista è l’astensionismo. Dopo gli ultimi 10 anni di amministrazione Glorio-Pugnaloni la gente potrebbe avere il timore che le cose non si possano cambiare che oramai il copione sarà sempre quello. Ritengo invece che la nostra coalizione possa rappresentare veramente un cambio culturale e amministrativo importantissimo per la città e stiamo facendo di tutto tutto affinché questo messaggio possa portare speranza in un cambiamento che è indispensabile per cogliere tutti i vantaggi dei prossimi anni. Con una buona amministrazione non protesa solo ad incassare diktat politici o a godere dei benefici, Osimo potrà essere aiutata ad uscire da un pantano decennale». Anche Staffolani considera concreto il rischio che «l’astensionismo sia l’unico che ci può sconfiggere» invitando quindi tutti a esprimere il proprio diritto di voto alla urne, ormai tra una settimana.
Ne corso del faccia a faccia Tv che ha toccato un po’ tutti gli ambiti della vita amministrativa della città a partire dai progetti futuri per la viabilità, per anziani e giovani, per il commercio, per il rilancio del centro storico e delle frazioni, gli aspiranti sindaci hanno spiegato davanti alle telecamere qual è la priorità alla quale metteranno mano appena eletti. Francesco Pirani ritiene importante «rivoluzionare la macchina amministrativa che oggi è sotto organico. Abbiamo nominato un segretario a tempo pieno dopo anni di vacatio, ma c’è disorganizzazione anche per incuria della precedente Amministrazione e per mancanza di riferimenti ha causato la non progettualità di opere pubbliche e per interventi di manutenzione. L’esempio: il municipio segnato ancora da tutti i danni del sisma del 2016. Nessun progetto è stato fatto e l’azione amministrativa non è stata ottimale».
Tra le questioni più urgenti da affrontare dopo l’insediamento, Michela Staffolani inserisce invece l’allestimento «del cartellone di eventi estivi, questo in senso temporale, perché i commercianti del centro hanno già sofferto sotto il periodo natalizio. Certo i tempi saranno veramente stretti. Se invece parliamo di progetti importanti e attesi da tempo, resta prioritaria anche la risoluzione del problema della viabilità, della strada di bordo, la variante alla ex Ss 361, ferma da 10 anni. Un’opera di grandi proporzioni che ha bisogno per essere realizzata di una macchina amministrativa all’altezza e di un organico della macchina amministrativa che in effetti è sottodimensionato oggi in Comune».
Michela Glorio è tornata a parlare di Osimo «città bloccata da un anno perché chi ha vinto le elezioni ha pensato solo a litigare e a spartirsi le poltrone e i posti di potere. Devono ripartire gli investimenti bloccati dalla giunta Pirani come la scuola di Campocavallo, il Palascherma, il Museo del Covo al piano asfalti fatto partire per fortuna in questi giorni della commissaria prefettizia A quell’asilo nido che doveva essere costruito a Passatempo ma per il quale si sono persi i fondi del Pnrr. Ripartiremo dall’aiuto al mondo associativo che a fine 2024 non ha ricevuto fondi comunali. Ripartiremo da Astea, la grande azienda di famiglia che nessuno ha seguito in questi mesi e che rischia di andare a gara a fine anno per il servizio idrico e dei rifiuti; dalla Asso che ha chiuso il bilancio con un buco di 610mila euro e dai concorsi che l’Amministrazione Pirani non ha voluto fare perché nonostante i soldi disponibili e concorso già impostato ha preferito assumere 4 interinali».
Per Sociale e Welfare, Glorio ha ricordato che «quest’anno un servizio essenziale come l’assistenza domiciliare per i disabili purtroppo ad ottobre non è partita. Siamo state chiamate dalle mamme e dalle famiglie che a fine marzo erano in ginocchio. Noi ripartiremo dalle persone con problemi di disabilità e nel dare il giusto riconoscimento contrattuale alle educatrici che si occupano di disabilità. Per gli anziani, daremo aiuto con contributi alle famiglie che a gennaio hanno ricevuto l’aumento delle rette delle case di riposo e creeremo nuovi spazi aggregativi nelle frazioni e nel centro città come anche per i giovani attraverso la collaborazione con le parrocchie. Nei pochi mesi di governo Pirani, Asso ha investito più in cultura che nel sociale, con la doppia stagione di prosa costata 50mila euro. Pirani non ha voluto dare copertura alla Asso nell’ultima variazione di bilancio per il pareggio di bilancio e i conti sono andati in sofferenza».
«Sono stucchevoli queste affermazioni – ha replicato Pirani – Il personale è in sofferenza e l’assessore al personale degli ultimi 10 anni dà la colpa ai nostri cinque mesi di amministrazione. La loro amministrazione tutti gli anni a dicembre versava soldi all’Asso per coprire il buco di bilancio e quelle che sono state dette sono inesattezze. La variazione di bilancio per ridare i soldi ad Asso non è stata votata perché la signora alla mia destra e la sua coalizione politica insieme a 4 consiglieri della mia maggioranza, non ci hanno fatto svolgere i consigli comunali. Il motivo per cui mi sono dimesso a dicembre 2024 per non rimanere ostaggio o rimanere a fare il burattino, solo per lo stipendio e senza riuscire a portare a termine i progetti promessi. Ecco perchè ho rimesso le chiavi della città nelle mani dei cittadini» Sul Sociale il candidato sindaco civico ha messo in evidenza «che la società sta cambiando, invecchia e aumentano i nuclei monofamiliari spesso composti da anziani. Pertanto va modificata l’offerta dei servizi. Abbiamo un’azienda per i servizi sociali, la Asso, che magari deve occuparsi meno di spettacolo e della gestione di eventi culturali per intercettare quelle nuove fasce di disagio che stanno aumentando rapidamente nella nostra società. Ma se non ha professionalità formate e anche soddisfatte dal punto di vista contrattuale rischia di mal operare. Dobbiamo quindi ripartire da una riorganizzazione della Asso» ha concluso Pirani.
Staffolani si è detta pronta a indirizzare i Servizi sociali « verso le fasce di popolazione più fragile, a partire dagli anziani, e in questo dovranno essere aiutati da tutte quelle associazioni, come la Misericordia o la Croce Rossa che possono apportare contributi in queste criticità. Dovrà essere rafforzato il progetto ‘Dopo di Noi’. E’ patetico per affermare che il servizio disabili non è partito come tutti gli anni. E’ vero che c’è stata carenza di personale da reperire e che questo ha portato ad allungare i tempi di intervento. Mettere in dubbio l’operato del direttore della Asso, persona correttissima, facendo pensare che non abbia agito come tutti gli altri anni, lo trovo proprio scorretto anche nei confronti delle persone che in Asso operano con abnegazione. Mi dispiace».
Michela Glorio (Pd, M5S, Ecologia e Futuro, Energia Nuova, Lista Michela Glorio Sindaco, Osiamo, Uniti per Michela Glorio e Popolari per Osimo)
Glorio a questo punto ha bollato le risposte dei competitor come intrise di «disonestà intellettuale e di bugie, Se continuano così io mi alzo, lascio il microfono e me ne vado, così se la suono e se la cantano da soli visto che sono così d’accordo su tutto e sono sempre contro di me». Poi ha rammentato che «in Consiglio comunale le uniche 3 delibere passate sono state l’aumento Tari dove noi, come minoranza, abbiamo garantito il numero legale perché in maggioranza non avevano i numeri; la somma urgenza per l’alluvione dove anche noi abbiamo votato a favore proprio per permettere l’avvio dei lavori di sistemazione del muro di via Montecesa e non solo, mentre la variazione di bilancio se la sono approvata da soli e dentro non c’erano i soldi per coprire il buco di bilancio della Asso».
Nel corso del lungo confronto, a tratti percorso da un comprensibile nervosismo, si è toccato anche il tema della programmazione del cartellone degli eventi estivi 2025. Michela Glorio ha detto di sapere che «la commissaria prefettizia sta lavorando a un programma per l’estate che non conosco ma che esamineremo. Noi cercheremo di valorizzare al massimo l’estate con quelli che sono i classici appuntamenti degli anni passati, dai Venerdì di luglio, a Calici di Stelle, al concerto di Ferragosto e fino alle feste patronati di settembre, con le associazioni locali, l’Accademia d’Arte Lirica, la Civica Scuola di Musica e tutte quelle che sono istituzioni culturali della nostra città, come anche la banda citta di Osimo. Ovviamente non siamo ancora pronti per riportare ad Osimo le grandi mostre ma fin dal primo giorno in cui ci insedieremo cominceremo con la nuova programmazione turistica e culturali».
Francesco Pirani ha chiarito di non sapere «quello che succederà quest’anno in estate ma posso immaginare quello che succederà dal 2026 in avanti – ha spiegato – Vorrei che già a gennaio Osimo avesse una programmazione culturale certa e possibilmente condivisa anche con le città limitrofe (per evitare sovrapposizioni come è accaduto in passato). Un cartellone con tutte le iniziative da organizzare in modo tale che anche il nostro tessuto commerciale del centro storico possa prepararsi. Gli eventi vanno calendarizzati con ampio anticipo perché tutti quanti i soggetti economici e commerciali possano organizzarsi per poter vincere una stasi del centro storico che sta preoccupando un po’». Michela Staffolani ha rammentato che nell’estate 2024 l’amministrazione comunale appena eletta «ha trovato un cartellone di iniziative della precedente governo di centrosinistra che aveva fatto un sorta di copia-incolla degli anni precedenti. Su quel programma va lavorato con le associazioni e commercianti per elaborare iniziative che magari loro riescono a concepire come innovative, utili. Una programmazione seria si fa sul lungo termine almeno dai 6 mesi in poi. A luglio gli spettacoli degli artisti migliori sono già prenotati. Penso anche all’importanza di istituire ad Osimo una Pro Loco che possa apportare idee su eventi da organizzare per la città» ha chiuso.
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