«Alla prima seduta del Consiglio Comunale ieri non ho potuto partecipare per motivi di forza maggiore. Da donna moderata auguro buon lavoro al sindaco Michela Glorio, alla Giunta ed a tutti i consiglieri comunali auspicando che maggioranza e minoranza svolgano al meglio questo mandato lavorando per il bene di Osimo senza concentrarsi sulle solite sterili ed imbarazzanti polemiche che tolgono solo prezioso tempo al raggiungimento degli obbiettivi comuni per la città e i cittadini». Commenta così Monica Santoni, coodinanatrice di Forza Italia Osimo la seduta d’insediamento della nuova Consiliatura. «Bello vedere un primo cittadino donna, bello vedere un consigliere ‘anziano’ giovane ed in gamba nella persona di Matteo Sabbatini presiedere il primo Consiglio comunale, Giunta e consiglieri rinnovati a fianco di figure con più esperienza ma soprattutto felice che Osimo sia finalmente uscita dallo stallo. Certo avrei preferito un altro epilogo in cui si vedevano coinvolti in campagna elettorale anche i partiti di Centro Destra (Fi e Udc) e che invece non sono stati presenti in quanto non ve ne sono state le condizioni. Il tempo è già stato galantuomo, lo sarà come sempre anche in questa occasione. Ora Osimo riparte. Ora ci attende un’altra importante sfida, quella Regionale, dove invece il centro destra correrà certamente unito e coeso» conclude Santoni.
Torna sulla prima assemblea cittadina che si è conclusa con la fumata nera per l’elezione del presidente del Consiglio comunale (il Pd, partito di maggioranza ha candidato Simone Pugnaloni) anche il Coordinamento di Progetto Civico – Osimo 2030 che esprime 6 consiglieri comunali di minoranza nella Sala Gialla. Il gruppo consiliare dei piraniani ieri nel corso dei due scrutini di voto si è astenuto. «La nomina di fatto sarà rinviata alla prossima seduta, nella quale sarà sufficiente la maggioranza assoluta (50% +1 dei consiglieri). Nel corso del dibattito, i consiglieri del nostro gruppo hanno motivato la propria posizione sottolineando come la candidatura di Simone Pugnaloni, indicato dalla maggioranza, non rappresenti alcuna reale discontinuità rispetto al passato, avendo ricoperto per dieci anni consecutivi il ruolo di sindaco. – ricorda Progetto Civico – Osimo 2030 – Il presidente del Consiglio comunale è chiamato a svolgere una funzione di garanzia, di imparzialità e di moderazione del confronto consiliare: caratteristiche che riteniamo non compatibili con una figura così fortemente connotata politicamente. Inoltre, secondo quanto riportato dalla stampa locale, Simone Pugnaloni potrebbe candidarsi alle prossime elezioni regionali. Ciò comporterebbe il rischio concreto di un abbandono anticipato dell’incarico, con conseguente necessità di una nuova nomina, allungando ulteriormente i tempi e creando instabilità nel funzionamento dell’organo consiliare».
Il gruppo dell’ex sindaco Francesco Pirani rammenta poi il tema della parità di genere. «Durante la campagna elettorale, la sindaca Glorio ha più volte richiamato l’importanza della rappresentanza femminile e dell’equilibrio di genere. Tuttavia, la proposta di affidare la presidenza del Consiglio a un uomo va in direzione opposta. A oggi, infatti, la Giunta comunale è composta da una sola assessora e dalla vicesindaca, a fronte di una chiara predominanza maschile nelle posizioni apicali. La nostra scelta non è contro la persona, ma esprime la necessità di individuare una figura realmente imparziale e super partes, in grado di svolgere il delicato ruolo di moderatore del consesso consiliare. Non riteniamo che Simone Pugnaloni risponda a queste esigenze. La nostra astensione non è un atto di ostruzionismo, ma una presa di posizione responsabile e coerente con i valori di rinnovamento, trasparenza e rappresentanza che intendiamo portare avanti con determinazione in questa consiliatura» chiude Progetto Civico – Osimo 2030.
Anche Fratelli d’Italia, rappresentato in aula da tre consiglieri ha ritenuto opportuno non accogliere favorevolmente la proposta pervenuta dalla maggioranza di votare per il dem Simone Pugnaloni. «Pugnaloni non rispecchia quella discontinuità tanto promessa dalla Sinistra durante la campagna elettorale; innumerevoli volte, la candidata Glorio ha dichiarato che l’ex Sindaco non avrebbe ricoperto ruoli in Giunta né in Amministrazione, all’esatto contrario ora viene proposto (o per meglio dire, imposto) per un ruolo di gran rilievo. – scrive il partito di Giorgia Meloni – Altro motivo che ci ha indotto ad astenerci dal voto favorevole è il fatto che non riteniamo la figura di Pugnaloni adeguata al ruolo, anche a causa delle varie esternazioni ai limiti della violenza verbale usate durante i precendenti 10 anni di Amministrazione. Diverse volte si è trovato ad alzare i toni nel civico consesso e non solo, insultando i consiglieri comunali ed addirittura arrivando ad istigare in un’occasione all’insurrezione popolare: tutti episodi che mal si conciliano con una figura come quella presidente del Consiglio comunale».
FdI precisa di non aver espresso «un voto contrario, bensì di astensione, proprio per dimostrare che non vuole esserci una chiusura preconcetta sull’argomento da parte nostra, ma che al tempo stesso non possiamo accettare imposizioni dettate dal Partito Democratico tanto alla maggioranza quanto alla minoranza, scegliendo per tutta la città i suoi uomini di punta in ruoli chiave sulla base esclusiva del peso politico di questi e senza ulteriori valutazioni di merito».
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