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Serpentone di tir sulla Ss76,
interrogazione ministeriale di Forza Italia

QUADRILATERO - La protesta indetta stamattina dalle imprese creditrici e sostenuta dalle associazioni di categoria e dalla Regione Marche, per lo stop del cantiere del Quadrilatero Marche-Umbria. I senatori Fiammetta Modena e Andrea Cangini hanno presentato oggi il documento al ministero delle Infrastrutture per chiedere provvedimenti urgenti per la ripartenza dei cantieri e l'immediato pagamento alle aziende creditrici della Astaldi

Il traffico bloccato sulla Ss76, (foto d’archivio)

I tir incolonnati per la protesta sulla Ss 76

Un serpentone di tir e furgoni da stamattina si sta muovendo al rallenti Ss76 tra Umbria e Marche per la manifestazione di protesta indetta dalle imprese creditrici e sostenuta dalle associazioni di categoria e dalla Regione Marche, per lo stop del cantiere del Quadrilatero Marche-Umbria a causa delle difficoltà finanziaria della Astaldi. I mezzi pesanti sono partiti alle 8:30 da Fossato di Vico per raggiungere Serra San Quirico nel tratto della superstrada interpuntato dai cantieri fermi ormai da otto mesi. Seguirà un’assemblea a Fabriano. La scorsa settimana si era occupato della vicenda anche ‘Capitan Ventosa’ di ‘Striscia la notizia’, inviato del Tg satirico di Canale 5.

Capitan Ventosa sulla Ss 76, punteggiata da ostacoli per i cantieri in stand by

“Il governo deve adottare azioni straordinarie ed urgenti, così come fatto per situazioni di analoga gravità, affinché avvenga l’immediato pagamento dei creditori della Astaldi e il conseguente celere completamento della Quadrilatero, infrastruttura voluta dal governo Berlusconi e ad oggi ultima opera pubblica nazionale realizzata, e purtroppo non ancora terminata, in Umbria e Marche”. É quanto chiedono in una interrogazione, indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i senatori di Forza Italia Fiammetta Modena e Andrea Cangini.  Proprio oggi, 7 marzo, lungo la strada che vede la situazione di stallo, tra i cantieri che vanno da Fossato di Vico a Cancelli e da Fabriano a Serra San Quirico, si è tenuta una manifestazione di protesta estremamente partecipata, in rappresentanza delle decine di imprese umbre e marchigiane che rischiano il fallimento perché, a causa della crisi della Astaldi, non hanno ricevuto quanto dovuto per un’opera già finanziata e che, una volta riscosso il credito maturato, potrebbero concludere in poche settimane. Ad essere coinvolti sono le imprese edili del territorio ma anche autotrasportatori, imprese terziste e sub fornitrici.

“Il Piano di salvataggio del Gruppo Astaldi presentato dalla Società Salini – sottolineano i senatori Modena e Cangini – prevede 225 milioni di Euro di aumento di capitale necessari per mantenere in vita l’azienda e completare le opere fra cui la Perugia – Ancona, ma i debiti rimangano in carico al concordato e quindi sulle spalle dei creditori che verranno pagati in percentuale con l’emissione di azioni e obbligazioni della stessa Astaldi. Questo, dunque, non porterebbe ad una risoluzione celere della questione. Ormai sono 8 mesi di blocco dei cantieri sul tratto umbro e marchigiano e ammontano ad almeno 40 milioni di euro i crediti vantati dalle imprese che hanno fornito lavori e materiali al Gruppo Astaldi, generale contractor per la società Quadrilatero. Il Governo deve farsi carico al più presto della situazione prima che sia totalmente irreversibile e prima che a pagare siano ancora una volta imprenditori e lavoratori”.

 



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