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Covid-19, Mangialardi: «Da Bergamo immagini strazianti
Un monito a rimanere a casa»

L'APPELLO del sindaco di Senigallia: «Osservare le regole in maniera puntuale significa anche dare un concreto aiuto al personale dell’ospedale che lotta in prima linea contro il Coronavirus». Intanto proseguono le iniziative di solidarietà per gestire l'emergenza

Maurizio Mangialardi

 

«Le immagini dei mezzi militari che in queste ore stanno portando via le bare a Bergamo straziano i nostri cuori e, se mai ce ne fosse ancora bisogno, rappresentano un ulteriore severo monito a rimanere a casa per far sì che il contagio rallenti e si possa quanto prima tornare a condizioni di normalità. In ogni caso, se per motivi imprescindibili siamo costretti a uscire, facciamolo rispettando scrupolosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi torna a rivolgersi ai propri concittadini, invitandoli a rispettare le disposizioni varate dal governo per contrastare la diffusione del virus Covid-19. Le parole del sindaco seguono il drammatico aggiornamento dei contagi emesso alle  12 dal Gores che ha visto salire a 1737 il numero di positivi. «Come diciamo ormai da giorni – continua il sindaco – le regole ci sono e sono estremamente chiare, osservarle in maniera puntuale significa anche dare un concreto aiuto al personale dell’ospedale che lotta in prima linea contro il Coronavirus, perché in tal modo si evita di mettere ulteriormente sotto pressione la struttura. L’Amministrazione comunale sta cercando in tutti i modi di frenare la circolazione delle persone, sia chiudendo di fatto gli uffici comunali e predisponendo, laddove possibile, l’erogazione on line o per via telefonica di alcuni servizi, sia dispiegando gli agenti della Polizia locale nel territorio per far applicare le restrizioni previste dal decreto del presidente del consiglio. Inoltre, al fine di evitare assembramenti di persone, nonché situazioni di potenziale contagio nelle varie sedi in cui può essere effettuato il pagamento, abbiamo fatto slittare le scadenze di Tari, Icp e Cosap. Ricordo poi che abbiamo attivato il Centro operativo comunale al fine di gestire in maniera coordinata ed efficiente tutte le funzioni legate all’emergenza».

Il pronto soccorso di Senigallia

Intanto, nonostante le difficoltà e le preoccupazioni, la comunità senigalliese sceglie ancora una volta la via della solidarietà per fronteggiare l’emergenza. Oltre alle tantissime testimonianze di stima e vicinanza indirizzati a medici, compresi quelli di base, infermieri e personale sanitario, sono diverse le iniziative avviate da alcuni giorni per raccogliere fondi a favore del nosocomio cittadino. Tra queste quella promossa dal Rotaract di Senigallia sulla piattaforma GoFundMe, volta a finanziare materiali e strumentazioni sanitarie per contrastare il Coronavirus, che ha già superato la somma di 17 mila euro. «Il mio ringraziamento – dice Mangialardi – va a chi, con grande sensibilità, sta organizzando queste raccolte di fondi e a chi, ovviamente, sta rispondendo generosamente e con commovente entusiasmo. Credo che oltre a essere utili, iniziative simili rappresentano un modo importante per sentirci vicini, cementare la coesione sociale e irrobustire i valori più forti e veri che albergano nella nostra comunità. Ciò vale anche per il protocollo che abbiamo sottoscritto con la Caritas per assistere la popolazione anziana, sola o in quarantena, nelle prime necessità come fare la spesa, acquistare farmaci, ritirare ricette mediche, ma anche per una telefonata di compagnia». L’accordo, infatti, mira a potenziare il servizio “Ridiamo vicinanza” promosso proprio dalla Caritas. Chiamando il numero verde 800 76 80 20, un operatore raccoglierà la richiesta e contatterà un volontario per soddisfare l’esigenza del richiedente. Il volontario sarà riconoscibile mediante le indicazioni fornite al telefono al richiedente. Ovviamente la consegna a domicilio del materiale sarà effettuata rispettando le regole di prevenzione del contagio. Il servizio è attivo dalle ore 8 alle ore 20 per i residenti nella Diocesi di Senigallia.

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