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Non ci sono più focolai attivi
Caccia sui social ai filmati
della prima mezz’ora d’incendio

ANCONA - I vigili del fuoco stanno vagliando anche il web, alla ricerca di filmati amatoriali postati su Facebook o Youtube che possano essere utili alle indagini per capire come si è sviluppato il rogo che ha distrutto l'ex Tubimar

Vigili del fuoco al lavoro

 

Per tutta la giornata di oggi si è proseguito nell’opera di spegnimento del materiale combusto nei capannoni andati distrutti a seguito del vasto incendio sviluppatosi nella zona portuale di Ancona. Oggi hanno operato circa 40 vigili del Fuoco provenienti da tutta la regione. Il Comando rende noto che non ci sono più focolai attivi all’interno dei capannoni e già da questa mattina sono iniziate le operazioni di smassamento del materiale all’esterno per il minuto spegnimento. Serviranno però almeno altre 24 o 48 ore prima di raffreddare e spegnere anche l’eventuale fuoco che potrebbe covare sotto la cenere, per poi dunque entrare e iniziare ad analizzare l’interno delle strutture andate distrutte. I vigili del fuoco stanno già lavorando e lavoreranno sulle immagini notturne, soprattutto quelle amatoriali, riprese nella prima mezz’ora del rogo scoppiato nella notte tra martedì e mercoledì, intorno a mezzanotte e mezza. In questo modo si potrà capire anche come questo si è sviluppato. Immagini che i vigili del fuoco stanno cercando sui social quali Facebook e Youtube soprattutto per il fatto che in moltissimi si trovavano soprattutto in Largo Casanova, nel quartiere di Capodimonte, a riprendere dall’alto e potrebbero poi averle pubblicate sul web. Tutto, dunque, è utile alle indagini ma soprattutto sono fondamentali quelle riprese fatte al massimo nella prima mezz’ora d’inferno.
Dal punto di vista investigativo, i vigili del fuoco scenderanno poi in campo non prima delle prossime 48 ore, quando potrà essere possibile accedere alle strutture poiché le fiamme saranno completamente spente. Al momento non è ancora possibile fare alcun tipo di ipotesi circa l’origine del rogo.

(Redazione CA)

 

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