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Covid, Acquaroli: «Stop agli spostamenti
da e per la provincia di Ancona»

ANCONA - E' il provvedimento assunto dal governatore delle Marche, in vigore da domani a sabato, dopo il nuovo confronto con i sindaci dei Comuni che hanno registrato un'impennata di contagi. I dati epidemiologici segnalano un miglioramento

 

Stop agli spostamenti da e per la provincia di Ancona, da domani e fino a sabato prossimo. E’ questo il provvedimento temporaneo assunto del governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, dopo il nuovo confronto avuto nel primo pomeriggio di oggi con i sindaci delle città che hanno registrato un’impennata di contagi nell’ultima decina di giorni. Si blindano i confini provinciali ma si prende ancora tempo, prima di adottare misure più restrittive che vadano oltre la zona gialla, perchè i dati della curva epidemiologica, monitorati quotidianamente dalla Regione e dall’Asur, avrebbero segnalato  già nei primi giorni di questa settimana un miglioramento rispetto ai report dei 7 giorni precedenti. Dalle ultime analisi epidemiologiche elaborate dal Servizio sanità e dall’Osservatorio epidemiologico regionale, il segnale di allarme è però arrivato dagli indicatori del tasso di positività su 100.000 abitanti in incremento nelle ultime settimane nella provincia di Ancona a rispetto alla media regionale pari rispettivamente a 279,17 e 173,46 nella settimana dal 8 al 14 febbraio. Anche il tasso di occupazione regionale dei posti letto ha registrato un incremento in area intensiva pari al 35,6% in data del 15 febbraio (il 30% è il limite di guardia) e nell’area medica pari al 45,7% negli ospedali della provincia di Ancona.  A tutto questo si è aggiunta la comparsa della variante inglese riscontrata a campione nei tamponi eseguiti anche nell’Anconetano.  Il tutto ha suggerito a Francesco Acquaroli di firmare oggi una nuova ordinanza (leggila al link).

 

«Dopo il confronto con l’Istituto Superiore di Sanità e d’accordo con il Ministero della Salute, da domani mattina alle ore 8 fino alle ore 24 di sabato, sono limitati gli spostamenti da e per la provincia di Ancona, salvi gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute e di studio e per il rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione. Per spostarsi sarà necessaria l’autocertificazione.  – scrive il presidente della Giunta regionale delle Marche – Un provvedimento precauzionale necessario per mitigare i flussi dei cittadini e monitorare l’andamento del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese, sul territorio anconetano e nel resto della nostra regione. La situazione epidemiologica è sotto costante monitoraggio, vi terrò aggiornati se dovessero esserci novità». Le città ‘sorvegliate speciali’ sono quelle di Ancona, Castelfidardo, Loreto, Camerano, Osimo, Sirolo e, nell’entroterra montano confinante con l’Umbria, Sassoferrato. Per quanto riguarda la situazione degli ospedali, ad oggi Torrette ha complessivamente ricoverati 104 pazienti (di cui 20 in terapia intensiva), senza contare le 15 persone al pronto soccorso. Al Carlo Urbani di Jesi i pazienti Covid sono 74 (10 in t.i). Regge l’ospedale di Senigallia con 30 pazienti. 

All’interno della provincia di Ancona non ci saranno quindi ulteriori misure restrittive da parte della Regione (quindi restano in vigore tutte le misure della zona gialla) che però con ogni probabilità solleciterà i sindaci dei Comuni dove l’indice settimanale dei contagi ha superato il livello di guardia (si parlava già ieri di Ancona, Castelfidardo, Sirolo, Sassoferrato e Loreto) a prevedere ulteriori misure. Dopo l’invio ieri dei dati settimanali al Cts, la raccomandazione dell’organo tecnico è stata comunque quella di “favorire l’applicazione del massimo livello di mitigazione nelle aree colpite”. Orientamento che a questo punto potrebbero fare loro (o meno) i sindaci dei singoli Comuni. Il Cts ha preso atto della relazione regionale, che mostra “livelli di incidenza molto elevati nella provincia di Ancona ed in particolare nel comune di Ancona e in quelli limitrofi”, anche per fasce di età più giovani: “La valutazione epidemiologica per classe di età rileva nelle ultime due settimane una crescita del tasso specifico su 100.000 abitanti nelle 4 classi di età giovanili (0-5 anni, 6-10 anni, 11-13 anni, 14-18 anni), nella classe di età 25-44 anni e nella classe di età 45-64 anni”. Nei Comuni più colpiti “è stata rilevata dalla Regione anche una più elevata circolazione della cosiddetta variante inglese”, prosegue il Cts, che aggiunge: “La Regione riporta un aumento della pressione ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona da fine gennaio con aumento degli accessi ospedalieri complessivi, sia nei reparti non intensivi e sia nel traile del pronto soccorso”.

Il sindaco Roberto Ascani

Tra i primi cittadini della città della Valmusone, dove il Covid 19 sta circolando con insistenza e con casi di variante inglese, Roberto Ascani, sindaco di Castelfidardo, ha commentato sottolineando che «questo è l’unico provvedimento che è stato deciso dal presidente Acquaroli. L’Asur regionale ha presentato una situazione sotto controllo con dati in netto miglioramento su base provinciale quindi si è ritenuto opportuno non attuare altre misure.  I dati sono ancora in aumento ma è una naturale conseguenza dell’elevato numero di tamponi effettuati nello scorso week-end con i test mirati sulle scuole Cialdini; la situazione ora si sta stabilizzando e nei prossimi giorni ci aspettiamo un appiattimento della curva» spiega Ascani non nascondendo un pizzico di dispiacere. «La mia richiesta di estendere lo screening e il contact tracing a tutta la popolazione scolastica non è stata accolta, rinviandoci al Servizio di Igiene e Prevenzione cui rinnoverò questa esigenza a tutela dei ragazzi e delle rispettive famiglie». Per quanto riguarda l’attività didattica, i provvedimenti rimangono dunque invariati: in dad gli studenti di tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo ‘Soprani’, in presenza quelli delle ‘Sant’Anna’ e dell’I.C. ‘Mazzini’, dove non sono emersi altri casi oltre ai quattro già noti registrati in altrettanti classi in quarantena. Stabile anche il quadro all’I.I.S. ‘Meucci’, dove sono in quarantena quattro classi a seguito di quattro positività accertate. Giovedì è in programma una nuova ricognizione.

Valeria Mancinelli

«Gli spostamenti da e per la provincia di Ancona sono limitati da domani fino a sabato, se non per i soliti comprovati motivi. – ribadisce anche Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona – E’ una misura che l’Istituto Superiore di Sanità ha di fatto suggerito alla Regione, con cui ci siamo confrontati poche ore fa. Il presidente ha dunque adottato la relativa ordinanza. I dati dicono che nella nostra provincia il virus sta viaggiando più speditamente che in altre parti e occorre adottare misure per limitarne la diffusione. Al di là delle ordinanze, fate maggiore attenzione comunque per voi, per le vostre famiglie, per tutta la comunità. E teniamo duro». Il Comune di Ancona conta oggi 621 positivi, una settimana fa erano 579, ieri 625. Per quanto riguarda la Val Musone: Castelfidardo ha 303 positivi (238 il 9 febbraio, + 1 rispetto a ieri), Loreto 158 (132 sette giorni fa e rispetto a ieri dato invariato) e Osimo 357 (+34 rispetto a una settimana fa e -7 rispetto a ieri). Sassoferrato conta 126 positivi, una settimana fa erano 80, ieri 125. Jesi, invece, ha 326 positivi contro i 291 del 9 febbraio (ieri erano 309).

 



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