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Contagi in crescita, Osimo vieta il consumo
di cibo e alcol d’asporto in centro

COVID - Il sindaco Simone Pugnaloni firmerà oggi pomeriggio un'ordinanza anti-assembramenti con il divieto anche di utilizzare bottiglie e bicchieri di plastica in ogni luogo aperto al pubblico dentro le mura, dalle ore 18 alle 22 nei weekend, a partire da domani. Nel prossimo fine settimana intensificati i controlli

Il sindaco Simone Pugnaloni

 

 

Per depotenziare le scorribande dei gruppi di adolescenti nelk centro storico durante i week end, il sindaco di Osimo studia misure più restrittive vietando il consumo di cibi e bevande d’asporto dentro le mura,  con un occhio attento al bollettino regionale dei contagi che anche oggi segnala un aumento esponenziale dei casi di Sars CoV2. Se ieri stati riscontrati 366 casi di positività e 946 persone in quarantene, oggi ad Osimo, in sole 24 ore, i casi di contagio sono diventati 396 e le quarantene 982.«I contagi salgono troppo, i giovani non rispettano le regole, ci vuole linea dura – scrive Simone Pugnaloni – Per il fine settimana ho richiesto un servizio straordinario per le vie ed i vicoli del centro storico alla Polizia locale ed alle forze dell’ordine. Ho chiesto a tutte le associazioni di protezione civile di sostenerci in questo servizio presidiando anche esse il centro in divisa con il compito di segnalare eventuali assembramenti e il mancato rispetto delle regole Covid ai tutori dell’ordine pubblico. E’ in fase di valutazione anche un’ordinanza sindacale che vieti il consumo di cibi e bevande d’asporto nelle vie, nei vicoli, nelle piazze ed in ogni luogo aperto al pubblico del centro storico dalle ore 18 alle 22 nei weekend a partire da sabato 27 febbraio. Sarà vietato anche l’utilizzo di bottiglie e bicchieri di plastica. Pubblicherò l’ordinanza oggi pomeriggio. Dobbiamo vincere questa tremenda ed estenuante battaglia tutti assieme, rispettiamo le regole». Dopo settimane dal decollo delle polemiche per la presenza in corso Mazzini e nelle piazze centrali di tanti gruppi di ragazzini indisciplinati e poco rispettosi del distanziamento sociale, senza macsherina, spesso rissosi e in arrivo anche dalle città limitrofe, anche il sindaco di Osimo rafforza i contenuti dell’ordinanza del governatore delle Marche sulla chiusura delle scuole con disposizioni più stringenti che limitino gli assembramenti. Osimo è una delle 20 città della provincia di Ancona entrata da una settimana in zona arancione e vi resterà anche per la prossima settimana. Oarmai da un mese la città soffre anche gli effetti dei focolai di contagio scoppiati in due delle tre case di riposo presenti sul territorio comunale, la Fondazione Recanatesi, dove la situazione contagi è in netto miglioramento, e la Grimani Buttari.

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