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Futuro della Whirlpool, la Regione
chiede l’apertura del tavolo al Mise:
«A rischio 1.400 lavoratori e l’indotto»

ANCONA - La richiesta inoltrata al ministero fa seguito agli incontri con i sindaci di Fabriano e Comunanza, territori che ospitano gli stabilimenti, e con le sigle sindacali

Lo stabilimento Whirlpool di Fabriano

 

Incertezza sui piani strategici della Whirlpool e sulla sua permanenza nell’area Emea: la Regione Marche chiede un incontro al Mise per attivare un tavolo di confronto con l’azienda sulla situazione occupazionale per prevenire scenari penalizzanti per i territori. Nei giorni scorsi l’assessorato al Lavoro aveva coinvolto gli assessori regionali al Lavoro della Campania, della Lombardia e della Toscana evidenziando le «preoccupazioni per una possibile vendita della proprietà statunitense a una società turca» e per chiedere congiuntamente al Mise l’apertura del tavolo. Nella lettera inviata al Mise giovedì 26 agosto, si evidenziano le avvisaglie «di un probabile riassetto proprietario di Whirlpool non solo nelle Marche, ma probabilmente in tutta Italia». Si chiede quindi «un confronto per cercare di capire il prossimo scenario e prevenire eventuali crisi che sarebbero devastanti per i territori regionali interessati». La richiesta inoltrata al Mise fa seguito agli incontri, avuti dalla Regione, con i sindaci marchigiani di Fabriano e Comunanza (comuni che ospitano gli stabilimenti) e le sigle sindacali del territorio, convocate per in incontro ufficiale in Regione che si è svolto il 22 luglio: «Forte è la preoccupazione per il futuro delle fabbriche Whirlpool nelle Marche che occupano circa 1.400 lavoratori, oltre ai 500 dell’indotto», si legge nella richiesta di convocazione inviata al Mise.



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