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«Serve un Ufficio speciale
per il bacino del Misa»

ALLUVIONE - E’ la proposta di Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, per affrontare al meglio il rischio idrogeologico presente in una vasta zona dell’entroterra anconetano

 

«Istituire un Ufficio Speciale per il Bacino del Misa in modo tale da iniziare, finalmente, ad affrontare in modo radicale e maggiormente costruttivo, una problematica che per troppo tempo ha tenuto in scacco una parte significativa del territorio marchigiano, determinando inaccettabili perdite di vite umane e un altissimo costo anche in termini economici». Questa la proposta del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, per affrontare al meglio il rischio idrogeologico presente in una vasta zona dell’entroterra anconetano.

«I cambiamenti climatici in atto e l’incuria che per troppi anni ha caratterizzato la nostra Regione in termini di salvaguardia del territorio, ci fanno trattenere il fiato ogni qualvolta viene diramato l’allerta meteo a prescindere dal colore. È ancora vivo il ricordo di quanto avvenuto, purtroppo, lo scorso 15 settembre. Mai più. – sottolinea in una nota Ciccioli – Questo deve essere il proposito che spinge ogni marchigiano affinché si arrivi a una seria mitigazione del rischio idrogeologico nella nostra Regione. In tal senso, i 21 milioni di euro presenti nella prossima manovra di Bilancio, vanno certamente nella direzione giusta. Certamente, ci saranno altri fondi a livello nazionale grazie al Governo Meloni, dopo i primi 200 milioni di euro per opere pubbliche per fronteggiare il rischio idrogeologico. Da parte nostra, credo sia opportuno anche rivedere la logistica e l’organizzazione».

«Per questo motivo – conclude Ciccioli – penso sia opportuno istituire un Ufficio speciale per il bacino del Misa. Un organismo che potrà occuparsi principalmente della gestione attiva, della manutenzione ordinaria e straordinaria, del Misa, del Nevola e dei principali affluenti. Ma anche della gestione dell’allerta meteo e del presidio idraulico durante le stesse, a partire dal livello giallo e a salire. Così facendo, si avrebbe a disposizione un ufficio dedicato che accorcerebbe la catena di comando e di trasmissione all’insegna della collaborazione con i Comuni e le associazioni di volontariato, Protezione civile in primis, istituendo anche uffici locali nei Comuni principali: Senigallia, Ostra, Trecastelli ed Arcevia».



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