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Daniele Silvetti sul commercio:
«Con noi del centrodestra
nascerà il Made in Ancona»

ELEZIONI - Il candidato sindaco di ben 7 tra partiti e liste civiche svela il suo ambizioso piano per le attività del centro e delle periferie, promettendo facilitazioni burocratiche e maggior sicurezza. E sul decoro urbano e le manutenzioni dice «Ci apriremo anche ai privati»

Daniele Silvetti (Archivio)

di Antonio Bomba

«Con i nostri piani e i nostri programmi per il commercio e le sue attività nascerà il Made in Ancona». L’ambizioso progetto porta la firma di Daniele Silvetti, candidato sindaco per il centrodestra alle comunali del 14 e 15 maggio prossimi.

«Le attività commerciali ed artigianali – inizia a spiegare Silvetti – torneranno a dare impulso al centro storico. Vogliamo bilanciare il grande sviluppo economico commerciale della zona Baraccola con le attività di qualità e del territorio proprio nel cuore del centro storico. Ripartendo dall’identità e dalla memoria storica del Centro – afferma – si costruirà un percorso utile a valorizzare le attività locali in sinergia con le esigenze del turismo crocieristico e di quello di passaggio con particolare attenzione ai prodotti del territorio. La città nel suo complesso deve ritrovare la sua naturale accessibilità consentendo prima di tutto al cittadino di entrare nel tessuto urbano attraverso principi chiari della nuova pianificazione che intendiamo realizzare».

Come? Con «Una nuova mobilità sostenibile con la riapertura della Stazione Marittima agevolando il collegamento con l’area metropolitana: Falconara-Ancona Centro-Riviera del Conero; quindi un nuovo piano della sosta con un parcheggio scambiatore in zona Vallemiano».

Invece per quanto riguarda le imprese in senso stretto l’attenzione del centrodestra è rivolta alla «Semplificazione e all’aggiornamento dei regolamenti comunali con la creazione di uno specifico sportello per le imprese. Istituiremo poi la consulta permanente delle attività e del Commercio e che comprenderà Comune, associazioni di categoria, Sovrintendenza e Associazione dei Consumatori».

La sicurezza poi è per Silvetti e chi lo sostiene un’altra priorità: «Pensiamo a un nuovo piano che punti alla prevenzione di quelli che oggi sono rischi consolidati, rinnovando – sottolinea il candidato sindaco – il coordinamento tra Questura e Polizia locale per contrastare i fenomeni dell’abusivismo e della tensione sociale».

Spazio anche a un nuovo piano comunale per il decoro urbano con specifica delega per la coprogettazione «Che veda il coinvolgimento dell’Università Politecnica delle Marche e degli ordini professionali, partendo dalla necessità impellente di realizzare un nuovo arredo nei punti d’accesso della città: Palombella, Porto, Galleria del Risorgimento e Riviera del Conero-Nuovo Ospedale di rete».

Il piano di Silvetti prevede anche contributi per quelle attività che valorizzano i prodotti locali, come enogastronomia, artigianato e prodotto di promozione turistica e una nuova piattaforma comunicativa e promozionale del ‘Made in Ancona’ per turismo, cultura e prodotti del Conero.

Sul fronte degli investimenti e dell’affidamento degli appalti invece «Prevediamo l’applicazione di una nuova strategia per i lavori di manutenzione urbana e interventi di emergenza» dice Silvetti. «Ci apriremo inoltre agli investimenti privati, con defiscalizzazione e decontribuzione, per le attività di manutenzione dei plessi sportivi scolastici, rotatorie, fontane e piazze della città».

Infine le facilitazioni burocratiche: «Renderemo il quadro normativo più semplice ed elastico – conclude – supportando le attività nel rilascio di autorizzazioni e pareri preventivi. Prevediamo particolari incentivi per le imprese che si impegneranno nella rigenerazione urbana in quartieri da recuperare alla vita cittadina. A sostegno del Commercio diffuso immaginiamo la realizzazione di un calendario di eventi su tutto il territorio comunale che servano a valorizzare i tratti storici della città attraverso la sinergia tra pubblico e privato all’insegna della collegialità e della condivisione con le categorie produttive».



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