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Rifiuti e gestione del servizio in house,
Sparapani: «M5S da sempre contrario
al progetto a guida Mancinelli»

ANCONA - Dopo il parere della Corte dei Conti, il candidato sindaco pentastellato ricorda che i consiglieri comunali 5Stelle non hanno votato la delibera consiliare sulla costituzione della new co Corum ritenendo che «l'operazione atta ad evitare una gara pubblica non sia vantaggiosa per i cittadini»

Sergio Sparapani, Ingegnere e candidato sindaco per il M5S

 

«Non è una novità per il M5S di Ancona, ma solo una conferma, che la Corte dei Conti, abbia evidenziato nell’operazione servizio in house providing per la gestione dei rifiuti la mancanza di motivazioni analitiche in merito alla “sostenibilità finanziaria”, alla “convenienza economica” e alla “compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell’azione amministrativa». A sottolineare questi passaggi in una nota è Enrico Sparapani, candidato sindaco pentastellato in corsa per le Comunali di maggio ad Ancona.

Sparapani ricorda che «noi del M5S siamo sempre stati contrari a questo progetto a guida Mancinelli» ritenendo «questa operazione atta ad evitare una gara pubblica per l’affidamento del Servizio parziale dei rifiuti non chiara e vantaggiosa per i cittadini. Tutti i consiglieri comunali del M5S, hanno votato contro la deliberazione del Consiglio comunale di Ancona a gennaio sulla costituzione della societa’ consortile.

Come rileva la stessa Corte dei Conti nel suo parere di non conformità rilasciato la scorsa settimana «sarebbe dovuto essere chiaro e lapalissiano per tutti che l’operazione presenta anche criticità se nell’ambito della compagine societaria della NewCo “Corum s.c.a.r.l.” c’è anche la Ecofon Conero Spa di Osimo, con 4 membri nel Consiglio di Amministrazione e nessun dipendente, in perdita dal 2018. – prosegue il candidato sindaco 5Stelle – Così come abbiamo già evidenziato e scritto, anche l’affidamento da parte dell’Ata Rifiuti alla Corum s.c.a.r.l. non è conveniente in quanto non riguarda l’affidamento di tutto il ciclo integrato (cioè completo) dei rifiuti, ma è limitato ai soli servizi di raccolta e trasporto che risultano la parte poco o per nulla remunerativa mentre rimangono esclusi i servizi di trattamento e riciclo dei materiali che rimangono saldamente in mano di privati che vorrebbero l’esclusività a vita di quest’ultima trance del Servizio rifiuti, la più remunerativa da un punto di vista economico».



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