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Gestore unico rifiuti, ok al Piano d’Ambito
e all’affidamento del servizio ‘in house’

RIFIUTI - Cambio di passo dell''Assemblea dei Sindaci Ata della provincia di Ancona. Il primo cittadino di Osimo, Simone Pugnaloni: «E’ stato deliberato lo stop alla gara, il Consorzio composto da Vivaservizi, Ecofon e azienda di Jesi ha depositato la propria candidatura come società pubblica»

Foto d’archivio

 

 

 

Acceso il semaforo verde per il Piano d’Ambito e ok all’affidamento del servizio ‘in house’, passaggio fondamentale per individuare il gestore unico dei rifiuti nell’ambito provinciale di Ancona. Un decisivo cambio di passo, dopo tanti mesi di discussioni, malumori e incomprensioni tra i vari rappresentanti dei Comuni nell’Ata, divisi in fronti sulla scelta di individuare un soggetto pubblico chiamato a gestire il servizio di raccolta, trasporto dei rifiuti e dello spazzamento nelle diverse città dell’Anconetano o sull’opportunità piuttosto di mandare il servizio a gara.

Simone Pugnaloni

Un «doppio successo per l’Assemblea dei Sindaci Ata rifiuti» per dirla come il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni che oggi, al termine dell’assemblea, in un post pubblicato su Facebook ha annunciato le novità attese da mesi. L’esito è stato che su 34 Comuni, ha detto no Jesi (dove dovrebbe essere realizzato un biodigestore, l’altro ad Ancona) e altri 7 si sono astenuti. «E’ stato deliberato il via libera definitivo al Piano d’Ambito ed è stato deliberato lo stop alla gara perché inizierà invece l’istruttoria per l’affidamento in house. – scrive Pugnaloni – Il Consorzio composta da Vivaservizi, Ecofon e Jesi ha depositato ufficialmente la candidatura per la gestione pubblica dei rifiuti nella provincia di Ancona». Le tre aziende consorziate sono quelle di Ancona (Vivaservizi), Osimo (Ecofon del gruppo Astea spa) e di Jesi.

«Un grande risultato – aggiunge Pugnaloni – che vedrà protagonisti i Comuni attraverso le aziende municipalizzate di loro proprietà che gestiranno il ciclo di rifiuti con qualità, professionalità e ragionevoli costi rispettosi del territorio per i prossimi quindici anni». Il sindaco di Osimo sottolinea inoltre come il piano prevede come obiettivi comuni «il rispetto dell’ambiente favorendo la raccolta differenziata, l’investimento in impiantisitica per abbattere i costi di smaltimento e reciclo che si riversano sulle tariffe, il rapporto qualità / prezzo suggellato anche dal rapporto diretto amministrazioni pubbliche/cittadini utenti finali, salvaguardia delle maestranze che sono il faro del buon andamento del servizio nelle comunità».



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