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Piano Ata rifiuti, Cerioni:
«L’iter procedurale non è concluso»

ANCONA - Il presidente dell'Ambito dell’Ato 2 replica all'assessore regionale Stefano Aguzzi che aveva definito illegittima l'approvazione, precisando che a metà marzo sarà convocata l’Assemblea dell’Ata per la definitiva adozione del Piano d'ambito

foto d’archivio

 

 

Dopo le dichiarazioni espresse ieri in Consiglio regionale dall’assessore regionale Stefano Aguzzi che ritiene il Piano d’ambito dell’Ata della provincia di Ancona «non legittimamente approvato per una votazione indubiamente affrettata» e le parole del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli che ha chiesto le dimissioni del presidente dell’Ata, interviene nella querelle proprio Luigi Cerioni per alcune precisazioni sull’iter di approvazione del Piano d’Ambito di gestione rifiuti dell’Ato 2 Ancona .«Come è stato più volte ribadito durante l’Assemblea dell’Ata del 22 dicembre 2020, nonché relazionato successivamente alla Regione Marche, la delibera Ata 22/2020 appartiene ancora al processo pianificatorio interno all’Ata – spiega Cerioni – al fine di condividere con i sindaci i contenuti della documentazione del Piano e completare le ultime attività redazionali nonché il Rapporto Ambientale, in particolare per quanto attiene la valutazione degli aspetti attinenti all’interesse archeologico dei siti individuati come potenzialmente idonei per la localizzazione degli impianti pianificati. In generale il metodo adottato nel corso di tutto l’iter di redazione del Piano d’Ambito è stato caratterizzato da diversi momenti intermedi di confronto, come quello in oggetto, durante i quali l’Assemblea dei Sindaci dell’Ata ha avuto la possibilità di valutare in corso d’opera lo stato di avanzamento della redazione del Piano d’Ambito fornendo agli uffici gli indirizzi sugli aspetti più rilevanti, quali quelli attinenti alle modalità di raccolta, all’impiantistica da realizzare, al modello gestionale e all’applicazione della tariffa puntuale».

La delibera Ata 22/2020 pertanto ha rappresentato solamente «un passaggio intermedio interno del complessivo iter di approvazione,- sottolinea Cerioni – tanto che non sono stati trasmessi i documenti all’Autorità competente della procedura di Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e non si è proceduto con gli obblighi di pubblicizzazione propedeutici all’avvio dell’iter di verifica di compatibilità del Piano di ambito con il vigente Piano Regionale. Nei prossimi giorni sarà convocata l’Assemblea dell’Ata che si terrà a metà marzo per la definitiva adozione del Piano di ambito, con contestuale approvazione anche del Rapporto Ambientale della Relazione non tecnica. Solo successivamente proseguirà il procedimento di Vas con trasmissione all’Autorità competente della documentazione approvata ed il procedimento di verifica di compatibilità del Piano d’Ambito con il vigente Piano Regionale».



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