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Gestore unico dei rifiuti:
c’è l’ok della Sala Gialla
alla nascita della società consortile

OSIMO - Ieri sera il Consiglio comunale ha fatto propria l’istruttoria avviata dall’Ata 2 che ha deliberato a dicembre la costituzione della new co composta da Viva Servizi, Ecofon e JesiServizi

La Sala Gialla (foto d’archivio)

 

Con 17 voti favorevoli e 3 di astensione il Consiglio comunale di Osimo ieri sera ha aderito al progetto di costituzione della società consortile Corum che si candida ad essere l’affidataria in house providing del servizio integrato del ciclo dei rifiuti per la provincia di Ancona. Anche Osimo quindi ha fatto propria l’istruttoria avviata dall’Ata 2 che ha deliberato a dicembre la nascita della new co composta da Viva Servizi (75% sul capitale nominale), Ecofon e JesiServizi (entrambe al 12,5%), tutte società pubbliche come condizione preliminare per assegnare il servizio in house ‘a cascata’, come previsto dal nuovo codice degli appalti. In settimana tutti i Comuni della provincia di Ancona completeranno il percorso per aderire alla costituenda società. La Sala Gialla ieri ha anche dato mandato al sindaco Simone Pugnaloni di partecipare all’assemblea di Ecofon per autorizzare l’entrata a fare parte della nuova società consortile che dovrebbe vedere la luce entro aprile.

A ripercorrere l’articolata vicenda ieri sera in aula è stato l’assessore Mauro Pellegrini che ha ricordato come Ecofon, creata nel 2005 perché Astea potesse svolgere in affidamento diretto attraverso un titolo partecipativo di questa società interamente pubblica, oggi nel capitale sociale vede la partecipazione dei comuni di Osimo, Filottrano, Sirolo e Numana (Astea, spa con socio privato, ha solo un titolo contrattuale dentro Ecofon).

Il sindaco Simone Pugnaloni ha invece rimarcato che l’Ata, con un piano economico-finanziario asseverato ha dimostrato come l’operazione delle New Co è conveniente. L’affidamento in house del servizio pubblico dei rifiuti partirà nei vari territori allo scadere dei contratti in essere degli attuali gestori e nel rispetto delle clausole di salvaguardia dei dipendenti assunti dagli stessi negli ultimi 6 mesi. La tariffe saranno uniformate per tutti i Comuni sotto la supervisione di Arera, e l’impiantistica sarà considerata fuori dalla gestione del servizio salvo che la nuova società ne non abbia uno di sua proprietà. In questo scenario per il nuovo impianto di biometano realizzato a Ostra da Astea potrebbero aprirsi nuove prospettive. Anche le aree territoriali di competenza sono già state disegnate: Ecofon gestirà 8 comuni della Valmusone. Attualmente svolge il servizio a Osimo e Numana, a pieno regime lo estenderà ai territori di Sirolo, Filottrano, Agugliano, Polverigi, Offagna e Castelfidardo. JesiServizi eseguirà il servizio in 4 Comuni mentre Viva Servizi subentrerà nei restanti  partire dal capoluogo di regione, Ancona.

I banchi lasciati vuoti dai tre consiglieri delle Liste civiche ieri sera

In fase di votazione sono usciti dall’aula tre consiglieri d’opposizione delle Liste civiche (Monica Bordoni, Sandro Antonelli e Matteo Sabbatini) avendo spiegato di non sentirsela di assumersi la responsabilità di una decisione che per loro lascia aperti ancora diversi dubbi su possibili aumenti tariffari e salvaguardia dei lavoratori, mentre altri due del gruppo, Mario Araco e Lorenzo Bottegoni hanno preferito astenersi come il consigliere della Lega. Alberto Maria Alessandrini Passarini nella dichiarazione di voto aveva espresso riserve circa la capacità di coniugare un servizio cucito su un preciso territorio in un contesto molto più vasto. Ai sì della maggioranza si sono aggiunti quelli dei consiglieri di minoranza di Pof e M5S.

La scelta dei movimenti civici è stata messa però all’indice dal gruppo consiliare del Pd. «Quello che è successo ha dell’incredibile – scrivono in una nota i dem – Nei banchi delle Liste Civiche in alcuni minuti è avvenuto di tutto: la consigliera di minoranza Bordoni al telefono stacca il proprio badge (che permette il voto) e si allontana, nel mentre i suoi prodi cavalieri Sabbatini e Antonelli si dileguano dai banchi… rimangono così senza direttive i consiglieri Araco e Bottegoni che un po’ dubbiosi si astengono. Questo è il comportamento delle liste civiche nei confronti della società partecipata Astea e di tutti i lavoratori che ne fanno parte. Rimaniamo a dir poco basiti e perplessi».



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