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Gestore unico rifiuti, la Uil Trasporti:
«Nell’incertezza impossibile effettuare
investimenti in mezzi e risorse»

ANCONA - Il sindacalista Emanuele Cingolani ritiene che razionalizzare il processo in ambito provinciale «può consentire un’ottimizzazione dei costi, con conseguente miglioramento dell’efficienza del servizio e contenimento delle tariffe per la collettività»

La raccolta dei riifuti (foto d’archivio)

 

«Ogni anno vediamo prorogare l’affidamento del servizio e ci chiediamo cosa accadrà nel 2023 e se mai si riuscirà a far partire l’azienda unica per la gestione dei rifiuti in tutta la provincia di Ancona. Verranno ancora prorogate assegnazioni di gare scadute da anni? Quando avremo segnali concreti di avvio dell’azienda unica?». Se lo domanda in una nota la Uil Trasporti che fin da subito si è schierata per la costituzione di un’azienda unica, «un progetto nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori – spiega il segretario generale Emanuele Cingolani – Riteniamo infatti che razionalizzare il processo in ambito provinciale può consentire un’ottimizzazione dei costi, con conseguente miglioramento dell’efficienza del servizio e contenimento delle tariffe per la collettività. Per i lavoratori del settore si realizzerebbe inoltre un sistema di tutele identiche».

Un percorso iniziato nel lontano 2014 e che solo ad aprile di quest’anno, dopo un complesso iter di approvazioni, è finalmente approdato al via libera definitivo al Piano D’Ambito.«Da circa 6 mesi, tuttavia, non ci sono aggiornamenti – denuncia Cingolani – a tutt’oggi la situazione è la stessa degli anni passati e non vediamo prospettive per un imminente cambiamento: allo scadere delle gare di appalto, con un susseguirsi di proroghe, di anno in anno, si sono mantenute infatti le stesse gestioni. Una condizione di incertezza nella quale non è possibile effettuare investimenti in mezzi e risorse a medio e lungo termine che invece sarebbero necessari per migliorare la qualità del servizio e le condizioni dei lavoratori».



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