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Gestore unico dei rifiuti:
Il Consiglio comunale di Fabriano
al voto sulla New Co

L'ASSEMBLEA cittadina domani deciderà se conferire mandato a Viva Servizi per costituire la nuova società consortile 'Corum', che gestirà in house providing”, i servizi legati al ciclo integrato su base provinciale. L’Amministrazione comunale esprime un giudizio positivo: «Le tariffe a carico degli utenti non subiranno modifiche perchè rispondono a criteri nazionali definiti dall’Arera»

Il sindaco e gli assessori in Consiglio comunale (foto d’archivio)

 

Domani, 2 febbraio, il Consiglio comunale di Fabriano sarà chiamato a votare se conferire mandato alla Viva Servizi Spa per costituire una società consortile che gestirà in house il servizio rifiuti su base provinciale. Si tratta della New Co deliberata da l’Ata Ancona  a fine dicembre, partecipata dalla stessa Vivaservizi al 75% e  da Jesi Servizi ed Ecofon Conero (entrambe al 12.5%). «La normativa prevede che il servizio di igiene urbana venga organizzato sulla base di ambiti territoriali ottimali e che l’affidamento venga disposto dalle autorità d’ambito. – ricorda una nota del comune di Fabriano – A dicembre, l’assemblea territoriale d’ambito (Ata), di cui Fabriano fa parte, ha deciso di affidare alla nuova società, che prenderà il nome di ‘Corum’, in regime di “in-house providing”, i servizi legati al ciclo integrato dei rifiuti per i prossimi 15 anni. L’Amministrazione comunale di Fabriano esprime un giudizio positivo sulla costituzione della nuova società in quanto, essendo a capitale 100% pubblico, e composta da due società partecipate dal Comune, permetterà di mantenere il governo del ciclo integrato dei rifiuti del territorio entro logiche di servizio pubblico, affidandola ad una nuova società del territorio di cui il nostro Comune diventerebbe socio. Inoltre, il nuovo contratto di servizio predisposto permetterà di migliorare la qualità del servizio rifiuti in città e di estendere la stessa qualità alle frazioni, attualmente più penalizzate».

La maggioranza fabrianese sottolinea inoltre come, tramite l’Ata, l’Amministrazione comunale «potrà affidare alla NewCo anche dei servizi opzionali che attualmente vengono forniti dal Comune in affidamento esterno, come la gestione del verde pubblico, la derattizzazione, la disinfestazione Per quanto riguarda le tariffe a carico degli utenti, esse non subiranno modifiche in quanto rispondono a criteri nazionali definiti dall’Arera. Al momento, i piani economici e finanziari 2023-2024 prevedono un costo di servizio in linea con l’attuale livello di tassazione Tari. L’obiettivo nel medio periodo è comunque quello di passare ad una tariffa puntuale, in cui il prezzo in ciascun Comune sarà commisurato al servizio rifiuti erogato agli utenti». Nel 2018 la Regione Marche è stata tra le prime a legiferare in materia di tariffa puntuale, prevista dalla normativa europea, e tutti i Comuni dovranno adeguarsi entro il 2026, alcuni, come Osimo, si stanno già muovendo.

A seguito della pronuncia di tutti i Comuni dell’Ata, l’assemblea di Viva Servizi Spa, in cui verrà deciso di costituire la Newco, è fissata per venerdì 3 febbraio. L’iter procedurale prevede infatti che i Consigli comunali delle 46 realtà della provincia di Ancona debbano esprimersi sulla nascita della New Co. Poi, una volta ottenuto anche l’ok della Corte dei Conti, la società consortile potrà vedere la luce. «Si tratta, in definitiva, di una scelta che risponde ad una logica di valorizzazione dei servizi e delle società del territorio, di rafforzamento delle relazioni istituzionali e di organizzazione di economie di scala necessarie per garantire ai cittadini un equo rapporto costi/benefici» conclude la nota del comune di Fabriano.

Se il Consiglio comunale di Ancona ha già detto sì alla società consortile, in questa fase invitano, invece alla cautela e alla prudenza i comuni di Senigallia (socio di Viva Servizi) e quello di Falconara per la pendenza di un contezioso legale aperto al Tar Marche da due società. Rieco (gestore del servizio rifiuti sullo stesso territorio senigalliese e di diverse realtà della Valmisa, oltre che nei comuni di Camerano, Castelfidardo, Filottrano, Chiaravalle e Monsano) e Marche Multiservizi (che invece serve il comune di Falconara) hanno,  infatti, depositato ricorsi per impugnare la decisione dell’Ata Ancona e per sottoporre alla valutazione dei giudici amministrativi la correttezza della procedura per l’affidamento in house providing alla nuova società consortile, ancora da costituire.

 



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