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Risolto il contenzioso della Mole,
il Comune opta per la transazione
con la ditta appaltatrice

LA SCELTA - Arriva da una delibera di Giunta che porterà nelle casse doriche 1,2milioni di euro anziché dei 4,8 inizialmente richiesti dalla precedente Amministrazione

La Mole vista da un particolare scorcio

di Antonio Bomba

Ha prevalso il buonsenso pratico ed economico. Anche se per molti si è arrivati a un compromesso senza battagliare abbastanza. Ognuno potrà farsi la propria opinione, politica e di opportunità.

Fatto sta che la nuova Amministrazione comunale ha deciso di transare il contratto con la Emaprice, impresa che nel 2018 si era assunta l’onere di ristrutturare la Mole Vanvitelliana senza mai giungere al termine dei lavori e con cui era in causa da tempo. Lo si apprende dalla lunga delibera di Giunta emanata in settimana, da cui è facile ricostruire il lunghissimo quanto travagliato iter che ha portato a scrivere la parola fine su questa travagliata vicenda.

Erano 4,8 i milioni di euro che la giunta di Valeria Mancinelli aveva chiesto alla ditta inadempiente. Con l’accordo trovato nei giorni scorsi, per volontà della giunta di Daniele Silvetti, nelle casse di Palazzo del Popolo entreranno 1,2milioni di euro. Insomma 3,6milioni in meno di quanto inizialmente preventivato, sempre che al termine dell’iter giudiziario si fosse riusciti ad avere piena e completa ragione. Chissà.

La Emaprice di Bolzano si era aggiudicata i lavori di restauro della costruzione di Luigi Vanvitelli per una cifra complessiva e finale, post rialzo da varianti successive all’assegnazione dell’appalto stesso, a 6milioni e 380.797mila euro. La riqualificazione era effettivamente iniziata per poi interrompersi ad un certo punto, stimato nel 39% delle opere complessive da eseguire. Nessuna consegna insomma entro il 24 gennaio 2022, come invece era scritto nel contratto. E a nulla è servito lo scivolamento concesso causa Covid e altri problemi al 24 maggio 2022. Tutta una lettera morta.

Infatti, dopo mille tentativi di ‘aggiustare’ la mira da ambo le parti, la ditta appena prima del Natale 2021 ha lasciato il cantiere presentando agli inizi dell’anno successivo un’istanza di concordato al tribunale di Treviso. Atto giuridico attraverso il quale, in termini pratici, si sospendeva ogni contratto in essere. Insomma, Ciao ciao riqualificazione della Mole.

La Mole con l’inconfondibile tempio di San Rocco

Nel mentre la benzina sul fuoco aumentava, visto che anche la Emaprice ha fatto causa al Comune, accusandolo di inadempienze varie.

Da qui la scelta della Giunta Silvetti di transare il tutto con la cifra che verrà corrisposta dall’assicurazione dell’impresa.

Dall’atto si apprende anzitutto che la Corte dei Conti ha più volte invitato le amministrazioni a raggiungere accordi con le controparti ogni qual volta ne sussistano le condizioni. Poi che l’Amministrazione ha agito a questa maniera per risolvere il contenzioso quanto più velocemente possibile e adesso, gli stessi lavori, possono essere riappaltati permettendo alla Mole di soddisfare la propria necessità di essere finalmente riqualificata. Almeno su questo tutti concordano e Poco non è.

A tal proposito novità in merito potrebbero esserci verso fine estate, inizio autunno.

 

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