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Strage di Corinaldo,
il titolare del compro oro:
«Avevo paura della banda»

INCHIESTA - Il 65enne Andrea Balugani - considerato il ricettatore della gang - ha affrontato ieri in carcere, a Modena, l'interrogatorio con i pm Valentina Bavai e Paolo Gubinelli. A un certo punto si è chiesto da dove venisse l'oro portato nel suo negozio, ma ha continuato a venderlo

Lanterna Azzurra

 

Si è chiesto da dove venisse l’oro portato al suo negozio, si è palesato in lui il dubbio che potesse provenire da un contesto non ‘pulito’, ma ha continuato ad essere al servizio della banda dello spray. Perchè intimidito e impaurito dalla nomea che gravitava attorno ad alcuni componenti della gang. In sostanza, avrebbe avuto paura dei sei ragazzi arrestati per la tragedia della Lanterna Azzurra Andrea Balugani, il 65enne di Castelfranco Emilia considerato dalla procura dorica il ricettatore della banda ma estraneo ai fatti di Corinaldo. Ieri, il titolare del compro oro con cui si interfacciava il gruppo di modenesi, ha affrontato un interrogatorio davanti ai pm Valentina Bavai e Paolo Gubinelli. Si è svolto nel carcere di Modena, dove il 65enne è recluso dallo scorso agosto con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine. L’interrogatorio era stato chiesto tempo dall’avvocato difensore Federico Brausi. Stando a quanto emerso, Balugani avrebbe confermato di conoscere tutti e sei i ragazzi finiti in carcere: Ugo Di Puorto, Andrea Cavallari, Moez Akari, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah. In un primo momento avrebbero portato al negozio oggetti di poco conto, poi sempre più pezzi d’oro. A quel punto, il 65enne si è insospettivo, provando a fare anche qualche domanda sulla provenienza della merce. In cambio avrebbe ricevuto intimidazioni. Spaventato, ha continuato a ‘lavorare’ per la gang, temendo delle ripercussioni. Per la procura, invece, il 65enne sapeva benissimo l’origine dei bracciali e delle collane portate di volta in volta dalla gang. Dalle intercettazioni, come spiega il gip nella misura cautelare, emergono anche degli accordi preventivi tra i modenesi e Balugani presi prima dei raid in discoteca. L’uomo non sarebbe l’unico ricettatore della banda. Nel registro degli indagati è stato anche iscritto, con l’ipotesi accusatoria di ricettazione, un 22enne residente a Sassuolo. Su di lui non pende alcuna misura cautelare.

(fe.ser)

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