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Dimesso il consigliere Giordano,
Pariano al sindaco: «Il re è nudo»

FABRIANO - Il consigliere pentastellato di maggioranza ha comunicato ieri sera i suoi saluti con un messaggio sui social media. Critico l'ex presidente del Consiglio comunale: «Il tirare a campare è diventato ormai il fine perseguito da questa amministrazione»

Il capogruppo cinquestelle William Giordano (foto d’archivio)

 

«Sono orgoglioso di essere stato eletto come consigliere del M5S nei cui valori fondanti mi sono sempre riconosciuto. Detto questo, è doveroso comunicare che oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) ho protocollato le mie dimissioni da consigliere. Credo che, nel momento in cui per qualsivoglia motivo, non ci si senta più in grado di garantire di votare secondo maggioranza, l’unica possibile strada sia quella delle dimissioni. Qualsiasi altra strada, voti difformi, passaggio a gruppo misto o altro, sarebbe chiaramente un tradimento del mandato elettorale che mi è stato dato…L’unica cosa che vorrei mettere in chiaro è che, per certo, non parteciperò alla prossima tornata elettorale per le comunali, né in prima persona, né come collaborazione, né per il M5S, né per alcuna altro partito o lista civica». William Giordano ha comunicato così le sue dimissioni dal Consiglio comunale di Fabriano, consegnando il messaggio a un post pubblicato ieri sera sul suo profilo Facebook.

Pino Pariano

Una novità, che dopo le recenti dimissioni di un’altra consigliera pentastellata Sara Marinucci, fa gridare a Pino Pariano , ex presidente del Consiglio comunale Fabriano «Il re è nudo, sindaco dimettiti». Fabriano andrà al voto tra pochi mesi, nel 2022, per rinnovare le cariche del primo cittadino e del parlamentino cittadino. Per Pariano «il sindaco di Fabriano non deve perdere un solo istante e avviarsi verso l’ufficio protocollo del Comune, con in mano la lettera delle sue dimissioni, redatte in forma irreversibile. Ma, sicuramente, ciò che sarebbe stato conseguenziale per qualsiasi capo di un’Amministrazione comunale, che intende la sua carica elettiva con un minimo di dignità e decoro istituzionali, non vale per Santarelli. E’, ormai, una costante. Allora, il dato politico, certo ed inconfutabile, che ne viene fuori, è che il tirare a campare è diventato ormai il solo fine perseguito da questa amministrazione».

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