di Agnese Carnevali
I richiedendi asilo del centro di accoglienza di Arcevia al lavoro per liberare il centro storico. I cinque volontari di origine africana, ospiti della struttura, hanno imbracciato le pale e sono scesi in strada ad aiutare gli operai del Comune e rendere praticabili le vie del paese. Arcevia ed il suo territorio sono tra le zone più colpite dal maltempo. E domani (mercoledì 18) si annuncia un’altra giornata di emergenza. «I ragazzi del centro ci stanno dando una mano enorme a rendere agibili vie e marciapidi – ha affermato il sindaco Andrea Bomprezzi -. Tutti i 126 chilometri quadrati di Arcevia sono sommersi dalla neve, ma il centro storico è l’area più in difficoltà. Con il centro di accoglienza e la prefettura abbiamo siglato, a dicembre 2015, un protocollo d’intesa che consente ai richiedenti asilo di fare attività di volontariato in città durante la loro permanenza nella struttura e, in caso di emergenza come questa di oggi, il loro aiuto è prezioso».
«Arcevia è pioniera in tema di integrazione – commenta il deputato Emanuele Lodolini -. Proprio domani (mercoledì 18) in prima commissione con il ministro Marco Minniti, all’interno del piano sicurezza e legalità si parlerà anche dell’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione e della possibilità di utilizzare i richiedenti asilo come lavoratori socialmente utili».
Ad Arcevia la collaborazione con le squadre di volontari è una prassi, e non solo nelle situazioni di allerta meteo. Molti i progetti messi in campo, tra cui quello che ha visto il coinvolgimento della soprintendenza ai Beni archeologici e la Sapienza di Roma. In quel caso, i rifugiati sono stati al fianco dei ricercatori dell’università negli interventi di scavo del sito archeologico presente ad Arcevia.
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Da Marco Pettinari, Giovani Democratici di Arcevia.
“Molto bene quanto sta avvenendo ad Arcevia in questi giorni: i richiedenti asilo, che alloggiano nella struttura “Alle Terrazze”, stanno dando il proprio contributo all’Amministrazione comunale spalando la neve per le vie del centro abitato.
Un gesto importante che il Sindaco Bomprezzi sta portando avanti dal dicembre 2015 e che dovrebbe essere da esempio per altre tantissime città del nostro territorio. Molte delle quali avrebbero bisogno di questo tipo di aiuto anche in periodi dell’anno diversi e in occasioni di non emergenza come questa.
Arcevia baluardo di quell’Integrazione sociale di cui tanto si parla e che assieme alla questione della Sicurezza rappresenta una delle sfide che il nostro Paese deve riuscire a vincere in tema di Immigrazione.
Noi Giovani Democratici riteniamo che l’immigrazione sia un elemento significativo per lo sviluppo dell’Italia e ciò è testimoniato anche da tanti amministratori locali, di diversa appartenenza politica, che riescono a vedere oltre l’impatto sociale immediato quello che può essere un valore aggiunto per la nostra società.
In queste chiave riteniamo interessante tanto la discussione che si terrà alla Camera in I Commissione col Ministro Minniti in merito all’utilizzo dei richiedenti asilo come lavoratori socialmente utili, quanto la proposta avanzata dal Consigliere PD di Pesaro Perugini che impegna il proprio Comune a stilare un bando con il quale selezionare famiglie disponibili e adatte ad ospitare profughi nella propria abitazione privata.”