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Rimpasto di giunta a Senigallia?
Lega e FdI ‘interrogano’ il sindaco

POLITICA - Nei palazzi della politica si rincorre la voce che l'assessore Ilaria Ramazzotti starebbe per dimettersi e Davide Da Ros e Marcello Liverani, due esponenti dell'opposizione, vogliono sapere se i rumors hanno un fondamento di verità

L’assessore Ilaria Ramazzotti

La voce si rincorre nei corridoi dei palazzi della politica senigalliese. Sembra che l’assessore Ilaria Ramazzotti con deleghe alle Pari oppurtunità, Rifiuti e Frazioni ia ad un passo dalla dimissioni. Una scelta che costringerebbe il sindaco Mangialardi a un rimpasto di giunta. “Corrisponde a verità la voce che sta girando nell’ambiente politico senigalliese e che dice che lei sindaco, e chi per lei, state cercando di ‘convincere’ l’assessore Ilaria Ramazzotti a dimettersi per far subentrare al suo posto l’ex senatrice Silvana Amati?” domandano in un comunicato anche le opposizioni, in particolare la Lega e Fratelli d’Italia di Senigallia. “Se la voce è infondata – prosegue la nota a firma congiunta del consigliere comunale Davide Da Ros (Lega Nord) e di Marcello Liverani coordinatore Fratelli d’Italia di Senigallia – basterà una sua cortese risposta dove, immaginiamo, ci dirà che facciamo “fantapolitica” e la storia sarà bella che finita, perché l’assessore Ilaria Ramazzotti rimarrà al suo posto e nessun altro arriverà a sostituirla. Nel caso invece che questa voce dovesse corrispondere a verità, allora le domande a seguire sono diverse. Per esempio le potremmo chiedere il perché di una “sostituzione” con una persona che non ha di certo partecipato alla tornata elettorale del 2015. Oppure Le potremmo chiedere se per caso sia una ‘punizione’ per l’assessore Ramazzotti, che a nostro personale giudizio sta invece svolgendo bene il suo lavoro ed è stimata non solo da chi l’ha votata. E ancora, altra domanda che nascerebbe spontanea, è una mossa del Pd per poi lanciare nel 2020 (se non forse prima) l’ex senatrice Silvana Amati a candidata a sindaco? Se la voce fosse vera francamente significherebbe trattare le persone come “oggetti” e spostarli a piacimento del “padrone di casa” come si usa fare con le suppellettili di un appartamento”.

 

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