Erano entrati con l’inganno a causa di una vedova ed erano riusciti a mettere le mani su circa 4 mila euro di gioielli: condannati cinque nomadi, quattro donne e un uomo. Il gruppetto, di origine sinti e stanziato nel Teramano, era finito in arresto un mese fa per mano dei carabinieri del Norm di Osimo. I militari avevano seguito il veicolo sospetto dove si stava muovendo la gang, cogliendola in fallo subito dopo la commissione del furto ai danni di un’anconetana di 87 anni. Alla donna erano spariti tre anelli, di cui due fedi, e contanti del valore di circa 340 euro. Stando a quanto ricostruito dalla procura, tre nomadi avevano atteso in auto, mentre in due si erano presentati a casa dell’anziana, che vive sola. Con la scusa di dover aspettare un vicino di casa loro amico, si erano fatti aprire la porta. Una volta dentro, uno aveva distratto l’87enne, l’altro aveva arraffato l’oro. Prima che potessero ripartire per sparire con il bottino, erano intervenuti i carabinieri di Osimo. Tutto il malloppo era stato riconsegnato prontamente alla vittima e il gruppetto era finito in carcere. Oggi il giudice ha revocato la misura cautelare, spedendo i cinque agli arresti domiciliari. La gang, assistita dall’avvocato Giovanni Bora, ha risarcito l’anziana per i danni morali subiti: a lei andranno 1400 euro.
Razzie di oro e contanti a casa di anziani: in arresto banda rom
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