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Christian con i labrador Buck e Becky:
una squadra speciale di bagnini

MONTEMARCIANO - Nella torretta dello stabilimento ‘Chateau Chateur’ di Marina lavora l’unica unita cinofila per il salvataggio in mare operativa in tutte le Marche. Il conduttore Christian Cavina con i suoi ‘angeli’ del soccorso a 4 zampe affronta duri allenamenti anche d'inverno. «Per diventare bravi soccorritori servono fiducia, attenzione e saper prevenire» racconta

Christian con Buck sulla spiaggia

 

Si chiamano Buck e Becky e insieme a Christian Cavina, il loro umano, fanno parte di un’unità cinofila addestrata a soccorrere persone in mare. Una squadra speciale di labrador che affianca e lavora per tutta l’estate con il conduttore in torretta. Cani-bagnino che con il baywatch scrutano l’orizzonte e sono capaci di salvare vite in acqua. «Per me e Buck è la seconda stagione di lavoro, mentre Becky ha ottenuto il brevetto lo scorso mese di Maggio – racconta Christian, 44 anni, una passione per lo sport e il mare – Lavoriamo a Marina di Montemarciano, nello stabilimento ‘Chateau Chateur’ (ex Waikiki), mentre l’anno scorso abbiamo lavorato alla Polizia e alla Marina Militare. Buck, 5 anni e Becky quasi 4, si alternano nell’affiancamento. Siamo l’unica unita cinofila operativa in tutte le Marche a lavorare in torretta non come volontari, brevettati con la Salvamento Genova». Sulla spiaggia i bagnanti accarezzano i due cani e sono incuriositi dalla loro presenza, una novità per l’estate 2019. Sono sorpresi quando scoprono che per diventare ‘angeli’ del soccorso a 4 zampe in mare servono duri allenamenti da affrontare anche nel gelo invernale.

«L’allenamento non finisce mai, è senza stagione. Ho iniziato con lui, Buck, quando aveva 4 mesi e dopo 2 anni l’ho brevettato. – spiega il conduttore- In inverno si lavora soprattutto a terra (sull’obbedienza e il controllo) ma facciamo sessioni anche in mare. A Febbraio inizia la preparazione in acqua per la stagione. Io pratico anche la Rally-Obedience, la disciplina cinofila che serve per instaurare un buon rapporto di fiducia con il proprio cane attraverso il rinforzo positivo». Il rapporto di fiducia, infatti, è il primo pilastro della squadra. Poi, non basta solo la tattica per saper sfidare le onde ed essere efficienti. Servono intuito ed esperienza. «Un bravo soccorritore in mare deve essere sempre vigile e attento ma soprattutto deve saper prevenire che poi è la cosa fondamentale» conferma Christian Cavina.

Buck in vedetta

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