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Primo edificio pubblico inaugurato a Ussita,
Acquaroli: «Dobbiamo accelerare ancora»
A Visso si lavora per la nuova piazza

SISMA - Il governatore e il sindaco Silvia Bernardini hanno tagliato il nastro a Casetta Ruggeri dopo il restyling. Per il primo cittadino: «è il segno dell’importanza di ricominciare a vivere normalmente». Al cimitero di di Castelmurato sono pronti i 150 loculi provvisori

 

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Il taglio del nastro

 

di Monia Orazi

Taglio del nastro per il restyling di Casetta Ruggeri ad Ussita, che era diventata il centro nevralgico nei terribili giorni del dopo terremoto, l’unico edificio pubblico rimasto in piedi, dove si ritrovavano forze dell’ordine, vigili del fuoco, soccorritori, cittadini smarriti e amministratori impauriti. Era diventata centro di comunità, centro operativo comunale, luogo di consolazione ed ascolto, ma da oggi è tornata ad essere sede della Pro Loco di Ussita, centro di informazione turistica e al piano superiore ospita quattro postazioni digitali per il coworking ed il lavoro da remoto. A rendere possibile questo piccolo miracolo la donazione post terremoto della Regione Toscana, che ha finanziato l’opera con duecentomila euro. All’interno mobili recuperati dall’auditorium e dalla casa di accoglienza Arsini, le guide turistiche, i depliant.

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Il sindaco Silvia Bernardini con il governatore Francesco Acquaroli

Spiega il sindaco Silvia Bernardini: «Casetta Ruggeri è l’unico edificio pubblico rimasto in piedi dopo il sisma, qui avveniva tutto, dal dormire al mangiare, era qua che ci si ritrovava. Oggi torna alla sua veste originale di punto informativo, in cui potranno trovarsi i ragazzi perchè sopra ospita un coworking, questo di oggi è un piccolo passo in avanti, restituiamo la struttura agli ussitani. E’ il primo edificio pubblico ad essere inaugurato, a cui spero ne seguano presto altri. E’ il cuore di Ussita, che è turismo, ricettività ed accoglienza, per noi ha un duplice significato, è il segno dell’importanza di ricominciare a vivere normalmente, è quello per cui vogliamo lavorare come amministrazione comunale».

Presente anche il presidente regionale Francesco Acquaroli: «Questa inaugurazione è un tassello importante, una ricostruzione concreta che prende forma anche nelle comunità locali. Dobbiamo dare un’accelerazione ancora più evidente, dare certezze sui tempi di ricostruzione, perché questo è il momento per far ripartire subito questi territori e velocizzare ciò che sinora non è riuscito a partire.

Casetta-Ruggeri-Ussita-6-650x488Le comunità chiedono di avere una prospettiva futura, che non consiste solo nel tornare nelle proprie abitazioni, ma nel riuscire a progettare un rilancio economico di tutto il territorio. La ricostruzione deve diventare tangibile per le persone». Presenti anche diversi assessori e consiglieri di Ussita, Andrea Spaterna presidente del Parco dei Sibillini, l’assessore alla ricostruzione Guido Castelli, i consiglieri regionali Elena Leonardi e Pierpaolo Borroni, l’assessore comunale di Macerata Paolo Renna.

Subito dopo la cerimonia di inaugurazione, giunta comunale e regionale si sono spostati al cimitero di Castelmurato, tuttora zona rossa, devastato dalle scosse. Sono ormai pronti i 150 loculi provvisori, per ospitare le salme che dovranno essere recuperate, in vista dei lavori di riparazione. Dovranno essere effettuate 800 estumulazioni, un lavoro enorme. La vista dentro al camposanto è esattamente la stessa del 2016, la torre simbolo di Ussita è crollata, le pietre di diverse tombe divelte, statue cadute dalla tomba monumentale della famiglia Arsini, pareti esterne parzialmente crollate.

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Il cimitero Castelmurato

Una corona d’alloro sul cancello è il segno dell’omaggio alla memoria dei defunti, che l’amministrazione comunale ha voluto dare per tutti coloro che hanno i propri cari defunti e da cinque anni non possono portare un fiore sulla loro tomba. Riposava a Castelmurato anche la salma del cardinale Pietro Gasparri, passato alla storia come firmatario dei Patti Laterenanensi, ora trasferita nel duomo di Camerino, su volontà del Vaticano. Una volta terminati i lavori di recupero tornerà a riposare nel cimitero monumentale ussitano. «E’ stato lui a voler riposare qua, sarà intitolato a lui il museo che sarà ospitato nella vecchia sede comunale – annuncia Silvia Bernardini – oltre a dedicargli il museo, ci sarà progetto che animerà il museo diffuso, la prima centrale idroelettrica è stata realizzata da lui, così come le prime captazioni sui monti per le sorgenti, fu un grande uomo di stato, dall’indole geniale». Prima di visitare Ussita, gli amministratori regionali hanno fatto tappa a Visso, visitando in anteprima la nuova piazza. Ad accompagnarli il senatore Giuliano Pazzaglini, il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi, il consigliere Filippo Sensi, altri amministratori e tecnici comunali, il direttore dell’ufficio speciale ricostruzione Stefano Babini. E’ in fase di completamento la pavimentazione esterna, gli amministratori hanno visitato alcune strutture, tra cui quello che sarà il futuro poliambulatorio. Ad una farmacia ed un bar sono stati consegnati i locali, gli interni di alcune strutture sono già stati completati, per alcuni blocchi devono terminare i lavori. Dopo Ussita si è svolta una riunione operativa tra amministratori locali e regionali a Castelsantangelo.

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Casetta Ruggeri

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Visso: nuova piazza in costruzione

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Le foto del cimitero di Castelmurato:

 

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