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Giorno della Memoria,
gli eventi programmati a Fabriano

LA CITTA' non dimentica la Shoah. Il Comune ha organizzato per oggi pomeriggio un convegno presso la Biblioteca Multimediale con le sorie di fabrianesi finiti nei campi di concentramento in Germania e per domenica sera al teatro San Giovanni Bosco lo spettacolo “Liebe Macht Frei”

 

Ogni anno, il 27 gennaio si celebra la Giornata della memoria al fine di ricordare la Shoah, ma anche le “leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” Legge 20 luglio 2000 n.211 che istituisce il “Giorno della Memoria”. Questa data è particolarmente importante perché corrisponde alla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, nel 1945. La Città di Fabriano al fine di mantenere viva la  consapevolezza dei crimini del passato per impedire che si ripetano nel futuro, promuove le seguenti iniziative. Nell’ambito del progetto “Un’ora di storia locale con LabStoria” si svolgerà oggi, venerdì 27 gennaio, alle ore 15 presso la Biblioteca Multimediale l’incontro “Dalla parte della Resistenza. Pietre di Memoria e Liberazione. Storie di fabrianesi finiti nei campi di concentramento in Germania” con le relatrici Sofia Biagioli, Alice Cavalieri, Clelia Conti in collaborazione con le scuole superiori cittadine. Parteciperanno all’incontro anche i ragazzi e le ragazze del Consiglio Comunale Junior.

Domenica 5 febbraio alle ore 21.15 il Teatro San Giovanni Bosco ospiterà “Liebe Macht Frei” uno spettacolo tratto da una storia realmente accaduta nel Campo di Concentramento di Auschwitz. “Liebe Macht Frei” ripercorre il tumultuoso legame tra la prigioniera ebrea Helena e l’ufficiale delle SS Franz: un susseguirsi di testimonianze reali e di scene vissute nel campo di concentramento di Auschwitz. Vittima e carceriere uniti da un incredibile destino, un filo sottile. Può davvero esserci spazio per l’amore nell’inferno di Auschwitz? Può una donna amare il suo carceriere? Può un nazista amare un’ebrea? Nel 1972 a quasi trent’anni dalla sua liberazione e dopo aver completamente perso di vista Franz, Helena sarà chiamata a testimoniare durante il processo sui crimini commessi dall’ufficiale nazista; testimonierà insieme a sua sorella Rosa, anche lei prigioniera nel campo di sterminio.

«Il 27 gennaio, data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di Auschwitz, è per tutti noi il giorno della memoria, il giorno in cui commemoriamo la Shoah, una  tragedia unica e dolorosa spiega in una nota il sindaco Daniela Ghergo – La giornata della memoria ha un valore universale, e abbiamo il dovere di ricordare affinché quello che il presidente Mattarella ha definito “la costruzione più disumana mai concepita dall’uomo, uomini contro l’umanità: una spaventosa fabbrica di morte” non si ripeta mai più. Per questo è importante che le Istituzioni, gli educatori e le famiglie instillino nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo orrore. Nell’appuntamento di domani alle ore 15 realizzato con LabStoria, il coinvolgimento delle scuole e del consiglio comunale junior vuole proprio essere un momento di conoscenza,condivisione e riflessione con i ragazzi».

Il sindaco ricorda inoltre che verrà riproposto in questa occasione inoltre, a tutti gli intervenuti, il video dell’intervento della presidente senatrice Liliana Segre in occasione dell’ insediamento delle Camere recentemente elette, un messaggio che suona come un monito di alto valore a rispettare e proteggere i valori della   nostra   Repubblica . La senatrice Segre, che ricordiamo essere cittadina onoraria di Fabriano, con il suo esempio e la sua testimonianza di reduce dai  campi di sterminio nazisti, invita tutti noi alla responsabilità della memoria e alla condivisione dei valori democratici, senza la quale non possiamo definirci cittadini compiuti di questo paese».

Le celebrazioni continueranno poi con lo spettacolo al Teatro Don Bosco che si terrà domenica 5 febbraio alle ore 21.15, dove, a partire da un fatto realmente accaduto, verrà narrata la tragedia del campo di concentramento di Auschwitz, mettendo in primo piano una storia d’ amore , laddove proprio si è proceduto al suo sostanziale annientamento come espressione umana, e segnando così il riscatto dell’umanità, perché è solo questo sentimento che permette di vincere l’odio tra umani che ha avvelenato il novecento ed ancora avvelena la nostra Europa. Invito tutti i cittadini a partecipare agli eventi in programma per dare un segnale chiaro che la citta’ non dimentica» conclude Daniela Ghergo.

«L’arte e la cultura sono strumenti molto efficaci per veicolare messaggi fondamentali – sottolinea anche l’assessore alla Bellezza Maura Nataloni – Biblioteche e luoghi di cultura possono e devono fare memoria attiva e continuare a stimolare la riflessione e la conoscenza anche soprattutto tra le giovani generazioni. Siamo impegnati a celebrare questa importante giornata nel ricordo di una pagina tragica e buia della nostra storia e nel contrasto a ogni forma di odio razziale. Ricordare è un’espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e fraternità, ricordare anche è stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta incominciando da proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finiscono per distruggere un popolo e l’umanità. State attenti a come è cominciata questa strada di morte, di sterminio, di brutalità (Papa Francesco). Lo scopo non è celebrare, ma ribadire la necessità di studiare e capire il passato» conclude l’assessore.

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