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Francesco Rubini non ritratta:
«Daniele Silvetti è in conflitto d’interesse»

ANCONA - Il candidato sindaco di Altra Idea di Città contro-replica a quello di centrodestra che è anche presidente del Parco del Conero sostenendo che «sull'Area Marina Protetta si aggrappa a quisquilie burocratiche»

Francesco Rubini, candidato sindaco di Altra Idea di Città

di Antonio Bomba

Francesco Rubini contro-replica a Daniele Silvetti. Due giorni dopo le parole del presidente del parco del Conero, espresse in merito all’Area Marina Protetta, il leader di altra Idea di Città sente il dovere di replicare al suo rivale di centrodestra nella corsa alla carica di sindaco di Ancona.

Silvetti, da noi intervistato lunedì, ha ribadito la sua contrarietà all’Amp aggiungendo poi che è una forma giuridica che non riguarda comunque il parco del Conero per come è regolato e strutturato attualmente.

Il conflitto di interessi invece persiste per Rubini, il quale non ritratta quanto pensava diversi giorni fa e anzi fa notare che si tratta di pure questioni burocratiche.

«Ho letto le dichiarazioni – evidenzia in una nota inviata alla redazione Rubini – del candidato a sindaco del centro destra Silvetti, presidente del parco del Conero, il quale, confermando la contrarietà del suo schieramento all’istituzione dell’Area Marina Protetta, afferma che l’ente di cui è oggi a capo non avrebbe competenze in materia. Eppure lo statuto stesso del parco del Conero parla chiaro:  ‘Il Parco garantisce, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale, con particolare interesse ai siti Natura 2000, storico e culturale nell’ottica di promozione di uno sviluppo sostenibile del territorio e delle sue risorse’».

«E ancora – va avanti Rubini a specificare – il Parco, tra le altre cose, si propone di: ‘Conservare le specie animali e/o vegetali, i biotipi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri ecologici e il patrimonio biogenetico’ e poi ‘Favorire la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili con l’ambiente’; ‘Promuovere la partecipazione delle forze sociali presenti nel territorio e degli enti locali con i quali sono ricercate forme di collaborazione e intesa’».

«Dunque, al netto di quisquilie burocratiche tanto care a certa politica, è chiaro che Silvetti versi in un chiaro conflitto di interessi in quanto non può esistere che il presidente di un ente con quello statuto dichiari di essere contrario alla realizzazione dell’Area Marina Protetta, istituto complementare agli scopi e ai fini del Parco stesso. Silvetti – conclude Rubini – farebbe bene a decidere se tutelare gli interessi naturali collettivi per i quali esiste il Parco del Conero o gli interessi privatistici da sempre cari al centro destra. A noi pare abbastanza chiaro da che parte abbia scelto di stare».

 

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